Trame lancia già la decima edizione dal 17 al 21 giugno 2020

Dichiarano circa 20.000 presenze di pubblico ed oltre 90 ospiti gli organizzatori di Trame, con 28 libri presentati, 3 documentari, 3 spettacoli musicali e 5 video inchieste sulla Calabria

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    Dichiarano circa 20.000 presenze di pubblico ed oltre 90 ospiti gli organizzatori di Trame, con 28 libri presentati, 3 documentari, 3 spettacoli musicali e 5 video inchieste sulla Calabria.  «Levi ci ricorda che la sicurezza può nascere solo dal rispetto dei diritti umani, dall’osservanza di regole che abbiano al centro sempre e soltanto le donne e gli uomini. Altre leggi non ne esistono; e se qualcuno lo afferma dice il falso – ha commentato il direttore artistico Gaetano Savatteri – Lo diciamo a tutti da qui, dalle piazze di Lamezia Terme, città simbolo ormai, dopo 9 edizioni, della cultura come arma contro le mafie». A novembre 2017 è arrivato però un terzo scioglimento del consiglio comunale che tanto dibattito ha scatenato in città, con polemiche anche per la mancata analisi durante la manifestazione, né la terna commissariale (fatto salvo per il saluto istituzionale del presidente Alecci in apertura) ha presenziato alla cinque giorni di incontri, tra i pochi eventi rimasti fuori dalla scure amministrativa che la burocrazia comunale lametina ha attuato in questi ultimi 2 anni. Si è invece parlato tanto di immigrazione, di Lega e Ministro Salvini, ed anche di politica attuale con il parlamentare calabrese Nicola Morra in qualità di presidente della commissione antimafia, in piazza San Domenico al centro dell’intervista multipla con Gaetano Savatteri, Carlo Puca, Floriana Bulfon e Paolo Borrometi.
    Anche quest’anno l’edizione 2019 viene salutata con la consegna del Nastro della Legalità al film “Sembra mio figlio” di Costanza Quatriglio che ha ritirato il premio sul palco di Trame.9:  «Sono molto contenta di ricevere questo premio, perché con questo film ho realizzato un sogno; è un desiderio che nasce da lontano e che parla dello sradicamento dal proprio territorio d’origine, dalla propria casa».
    Nell’ultima giornata, tanti gli ospiti e i temi affrontati. Si è parlato di Figli dei boss con Dario Cirrincione e Gaetano Paci e del protocollo Liberi di scegliere del tribunale dei minori di Reggio Calabria, famoso in tutto il mondo. Con Giuseppe Governale Direttore DIA e Floriana Bulfon si è discusso della lotta al clan Casamonica, mentre con Paolo Borrometi si è parlato delle intimidazioni mafiose ai giornalisti e della questione delle scorte in Italia. Vincenzo Abate, Tina Cioffo e Luigi Ferraiuolo hanno raccontato il libro di quest’ultimo, dedicato alla storia di don Peppe Diana. L’attore Ninni Bruschetta ha concluso, invece, gli spettacoli della IX edizione, con Intervista impossibile a Leonardo Sciascia. L’attore ha interpretato lo scrittore siciliano, sul palco con Laura Cannavò, in un’immaginaria intervista realizzata ai giorni nostri. Lo spettacolo, in anteprima nazionale, è stato prodotto dalla Fondazione Trame, scritto da Gaetano Savatteri con Gigi Restivo e Giovanni Taglialavoro, e diretto da Giuseppe Dipasquale.
    La nona edizione di Trame ha confermato la collaborazione con importanti partner quali Treccani, Confcommercio, Legambiente, Save The Children potendo contare su 100 giovani volontari e uno staff di circa 40 professionisti che hanno lavorato con impegno e dedizione, sostenendo la missione del festival.
    «Da oggi siamo già al lavoro per la decima edizione,- ha dichiarato Armando Caputo, presidente della Fondazione Trame – un’edizione per noi molto importante, che intendiamo progettare con rinnovato impegno. Vi aspettiamo tutti dal 17 al 21 giugno 2020». Stesso posto, stesso periodo, ma nuova amministrazione comunale in carica.
    g.g.

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