«Invitiamo la Commissione Straordinaria a fare quello per cui sono stati confermati alla guida del Comune dal Ministero dell’Interno, cioè riaprire tutti gli impianti sportivi»

Riparte l’attività sportiva del Basketball Lamezia ma sempre “Comune permettendo”.

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    Mentre un proprio ex atleta, Franco Gaetano, vola a Crema rimanendo in serie B (categoria che non ha potuto giocare a pieno in gialloblu, finendo il campionato a Catanzaro dopo il ritiro della squadra lametina per via della mancanza di impianti in città in cui poter giocare o allenarsi), riparte l’attività sportiva del Basketball Lamezia ma sempre “Comune permettendo”.
    Infatti al momento la nuova affiliazione alla Fip è legata allo svolgimento di tutti i campionati giovanili regionali, ma a partire dal campionato under 16 di Eccellenza torna ad essere necessario riavere a disposizione il Palasparti, unico campo idoneo al regolamento federale presente in città.
    Nella nota stampa si fa riferimento anche alla possibilità di tornare a disputare un campionato senior (lo scorso anno si lasciò in corsa la serie B, conquistata sul campo a Taranto dopo un finale di stagione sempre fuori da via Marconi) «alla luce della possibilità di riapertura non solo del Palasparti, ad oggi promessa dalle istituzioni, ma anche e di conseguenza della Palestra di via Savutano e delle palestre scolastiche in cui svolgere l’attività di basket e minibasket».
    La società gialloblu rimarca come «ancora dipendiamo da quello che succede nelle stanze del Comune di Lamezia Terme. Invitiamo pertanto la Commissione Straordinaria a fare quello per cui sono stati confermati alla guida del Comune dal Ministero dell’Interno, cioè riaprire tutti gli impianti sportivi. Ci vuole poco impegno e dopo 18 mesi sarebbe il minimo sindacale che si può richiedere. Il sindaco di Avellino docet», anche se in questo caso il primo cittadino è un ex cestista che di propria tasca ha pagato l’iscrizione in serie B della squadra biancoverde, mentre a Lamezia oltre ai tempi di riapertura non è chiaro neanche quali saranno i modi, essendo scadute tutte le gestioni per gli impianti indoor e non avendo l’amministrazione preparato gli atti per farsi trovare pronti alla stagione agonistica prossima.
    g.g. 

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