Roghi a Scordovillo, il Ministro Salvini posta nel day after ma non risponde al caso lametino

Per il leader Leghista il problema è la distinzione tra regolare ed irregolari, e dietro l'ospedale son tutti lameitni iscritti all'anagrafe

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    «Dopo l’ennesimo episodio di violenza, l’ultimo si è verificato ieri con un incendio doloso in zona ospedale a Lamezia Terme, lunedì scriverò a tutti i prefetti per avere un quadro dettagliato e aggiornato in tempo reale delle presenze rom nei campi abusivi o teoricamente “regolari” per procedere, come da programma, a chiusure, sgomberi, allontanamento e ripristino della legalità», commenta il Ministero dell’Interno, Matteo Salvini, il giorno dopo dell’ennesimo rogo al campo rom di Scordovillo.
    La situazione lametina è però diversa da quella che prospetta il capo del Viminale, essendo i residenti dell’accampamento dietro l’ospedale sula carta tutti lametini, quindi regolarmente iscritti all’anagrafe del Comune di Lamezia Terme. 
    Diverso sarebbe l’interessamento del Ministro in merito ai progetti che, in parte anche lo stesso Viminale, dovrebbe seguire e sollecitare alla terna commissariale (il cui mandato lo stesso Ministro leghista ha prorogato fino al termine di novembre su proposta del Prefetto, ma entrambi non hanno ritenuto pertinente nelle relazioni accennare al caso di Scordovillo) per lo sgombero dell’accampamento e favorire l’inclusione sociale (Sara, Un Passo Oltre, sgombero occupanti abusivi degli alloggi di via degli Uliveti, etc).
    A ruota arriva anche il comunicato del parlamentare leghista, Domenico Furgiuele, assicura che «è in corso un confronto al ministero degli Interni sotto la supervisione del ministro Salvini che ha immediatamente manifestato la volontà di chiedere ulteriori ragguagli a tutte le autorità competenti, Prefetto in primis, al fine di procedere in breve tempo all’adozione di misure attese da un trentennio e che mai nessuna esperienza politica ha avuto il coraggio di attuare. Il ministro, con il quale sono in continuo contatto, mi ha assicurato che anche per Scordovillo ci saranno interventi seri. In questo senso, saranno valutate le ipotesi di sgombero, allontanamento e bonifica all’interno di quella che è diventata una enclave di illegalità».
    Gi.Ga.


     

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