Meetup 5 Stelle contrario all’attuale gestione della raccolta di umido e cassonetti stradali per la differenziata

Seconda puntata del resoconto dell’incontro avuto tra una delegazione del Meetup 5 Stelle  Lamezia Terme e l’amministratore unico della Lamezia Multiservizi, con Bevivino già nel primo intervento a contestare la ricostruzione fatta dai grillini ex post.

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    Seconda puntata del resoconto dell’incontro avuto tra una delegazione del Meetup 5 Stelle  Lamezia Terme e l’amministratore unico della Lamezia Multiservizi, con Bevivino già nel primo intervento a contestare la ricostruzione fatta dai grillini ex post.
    Da un lato i pentastellati rimarcano che «la Multiservizi ha un parco dipendenti con un’età media piuttosto elevata, anche perché nel corso degli anni ha dovuto/voluto assorbire gran parte degli ex LSU ed LPU; cioè prevalentemente gente over 40 e 50, e con requisiti lavorativi poco compatibili rispetto a quelli richiesti dalla società in house del Comune di Lamezia», dall’altra si accorgono che «sin da quando si sono insediati gli attuali Commissari Governativi, a seguito dell’ennesimo scioglimento per infiltrazioni mafiose, la Multiservizi non ha presentato loro, né gli è stata richiesta da questi ultimi, la relazione semestrale sulla gestione dell’azienda», aspetto noto dagli atti pubblicati insieme ai bilanci (anche nei pareri dei revisori dei conti si rimarcava l’assenza di tali atti relativi a tutte le partecipate) ma che in questi due anni senza clima elettorale non aveva trovato lo sdegno di nessuna forza politica.
    Sul servizio di gestione dei rifiuti i pentastellati rimarcano le difficoltà dell’impianto di San Pietro Lametino: «i frequenti guasti continuano a paralizzare, a cicli sempre più ravvicinati, la città dato che gli auto-compattatori non possono così scaricare per alcuni giorni, vista pure la mancanza di un sito dove stoccare momentaneamente la spazzatura in caso di guasti all’impianto della zona ex Sir, ed i rifiuti si accumulano a ritmi impressionanti nelle adiacenze dei cassonetti. L’alternativa in questi casi potrebbe essere rappresentata dal conferimento presso l’impianto catanzarese di Allì o della Calabria Maceri a Cosenza, dove però la Multiservizi non ha priorità di scarico. Senza contare, in tali casi, la lievitazione dei costi di trasporto. In attesa che partano i lavori per ammodernare l’impianto ubicato nell’area ex Sir e che entri a regime l’ATO della provincia di Catanzaro, anche la città di Lamezia continua a pagare a caro prezzo la scellerata decisione, delle varie Giunte alternatesi alla guida della Regione, di non dotarsi in tutti questi anni di impianti pubblici in grado di coprire e gestire in proprio l’intero ciclo dei rifiuti».
    Sull’aumento delle zone coperte dalla raccolta differenziata porta a porta i grillini commentano che «finalmente i finanziamenti ad hoc sono arrivati e ci auguriamo vengano spesi nella maniera più efficiente possibile. Registriamo con soddisfazione che già a partire dalla prossima settimana la raccolta porta a porta sarà estesa al centro storico del quartiere Nicastro. L’obiettivo dell’azienda è  incrementare la percentuale di differenziata cittadina dall’attuale 35% al 65% in un paio di anni», ovvero gli obblighi di legge, contestando però che «l’umido non viene lavorato per essere trasformato in prezioso compost, ma semplicemente stabilizzato e spedito dritto in discarica», anche se tale problema è legato proprio all’assenza di impianti di compostaggio (vedi i problemi a San Pietro Lametino ed Alli), mentre si reputa «inconcepibile che i tanti cassonetti destinati esclusivamente alla raccolta di carta e cartone, o di plastica e vetro, vengano svuotati ogni due-tre mesi nella migliore delle ipotesi. Anche perché  con i proventi dei consorzi di filiera, per come dichiaratoci sempre dall’amministratore unico della Multiservizi, si riesce a coprire circa l’80% delle spese, per plastica e vetro, mentre con il cartone quasi il 100%». Il tutto comporterebbe sempre che i cittadini conferiscano anche nei cassonetti stradali in modo diligente, aspetto ad oggi non diffuso ovunque, specie nei casi di bidoni aperti.
    g.g.

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