«Ministero degli Interni faccia il possibile per salvaguardare situazione finanziaria del Comune di Lamezia Terme»

Nessuna parola sui due anni di bilanci approvati fuori tempo massimo, né sul fatto che le prime avvisaglie avvennero già lo scorso anno, quando la Multiservizi chiese una ricapitalizzazione negata dal Comune.

Più informazioni su


    Secondo il Movimento Lamezia Bene Comune «le ultime notizie trapelate sulla situazione finanziaria del Comune di Lamezia e delle interlocuzioni che ci sarebbero state tra il presidente della commissione straordinaria e il prefetto di Catanzaro preoccupano fortemente e dovrebbero spingere le forze politiche a un’azione incisiva per salvaguardare la nostra città da un probabile dissesto finanziario. Chiediamo al Ministero degli Interni di intervenire mettendo a disposizione del Comune la somma necessaria per far fronte ai propri impegni legati alla situazione della Lamezia Multiservizi, quantomeno a titolo di garanzia, per non bloccare la spesa dell’ente e scongiurare conseguenze irreversibili per il nostro Comune».
    Il movimento contesta che «l’attuale situazione della Lamezia Multiservizi, che ha fatto richiesta nei mesi scorsi al Tribunale per l’ammissione alla procedura di concordato preventivo, vede una situazione debitoria per la società di circa 21milioni di euro di cui solo un milione circa a carico del Comune lametino. Tuttavia, essendo il nostro Comune ente capofila con capitale pubblico al 90%, deve rispondere della situazione debitoria per tutta la parte afferente al debito, anche se contratto da altri Comuni. L’approvazione del concordato richiesto comporterebbe l’obbligo da parte del nostro Comune di prevedere nel proprio bilancio una quota pari alla sua partecipazione alla società, di circa 19 milioni euro, come fondo di accantonamento oltre alla somma da corrispondere a proprio carico. È evidente che, rendendo indisponibile tale somma sul bilancio 2020, il nostro Comune si vedrebbe costretto a richiedere il dissesto finanziario, in assenza di qualsiasi possibilità di coprire la spesa corrente con le disponibilità residue».
    Nessuna parola sui due anni di bilanci approvati fuori tempo massimo, né sul fatto che le prime avvisaglie avvennero già lo scorso anno, quando la Multiservizi chiese una ricapitalizzazione negata dal Comune.
    g.g.

    Più informazioni su