Proposto un monumento alto 4 metri e largo 2 dedicato alle vittime lametine di mafia da collocare in Piazzetta Ardito
Per il Centro Riforme Democrazia Diritti i costi dovranno essere sostenuti dal Comune, Provincia, Regione, ma anche organizzazioni produttive e associazioni
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Un monumento alto 4 metri e largo 2 dedicato alle vittime lametine di mafia da collocare in Piazza Pietro Ardito (anche se una precedente delibera della terna commissariale risalente a fine 2018 istituiva il cambio di denominazione in Area Comunale Gennaro Ventura) è la proposta del Centro Riforme Democrazia Diritti che oggi ha presentato alla stampa il progetto realizzato da Maurizio Carnevali.
Sulla lastra di acciaio CorTen la mafia apparirà come uno stormo di avvoltoi, mentre la figura umana in bronzo protegge il proprio viso e la prole al suo fianco, rifiutando così con il braccio l’attacco. La base di pietra simboleggia invece la certezza della dignità, coscienza e giustizia.
Il presidente del centro, Costantino Fittante, sottolinea come la proposta sia quella di «andare oltre alle tradizionali cerimonie, un monumento che sia simbolo e monito anche per le giovani generazioni. Idea nata nel 1993, riposta ora non a caso, per ricordare il giudice Ferlaino, i coniugi Aversa, gli operai Tramonte e Cristiano, la guardia Giurata Talarico. Abbiamo avuto contezza che né nelle scuole né le giovani generazioni conoscono le storie delle nostre vittime, spesso si raccontano loro quelle siciliane e campane ma non le lametine. Con Maurizio Carnevali abbiamo scelto un luogo simbolo, reputando che i costi debbano essere sostenuti dal Comune, Provincia, Regione, ma anche organizzazioni produttive e associazioni. Dovrà essere il prossimo sindaco a guidare il comitato come figura di garanzia per realizzare tale opera, in cui noi non cercheremo prime geniture ma faremo la nostra parte». Stante le attuali condizioni finanziarie degli enti pubblici i tempi non potrebbero essere celeri, ed in caso positivo si ci dovrà appellare al senso civico dei lametini che scarseggia però nella tutela degli altri simboli presenti in città (vedi fontane artistiche, statue della Ligeia, etc)
g.g.