Confiscati beni per 1,2 milioni di euro tra Calabria e Piemonte da parte della Guardia di Finanza di Lamezia Terme

Al termine del procedimento il tribunale di Catanzaro ha anche disposto la restituzione di alcuni beni sequestrati preventivamente, di cui gli stessi interessati hanno dimostrato la lecita provenienza.

Più informazioni su


    Confiscati beni per 1,2 milioni di euro tra Calabria e Piemonte da parte della Guardia di Finanza di Lamezia Terme che, sotto il coordinamento della Procura, ha proceduto a confiscare  beni immobili e mobili, aziende e disponibilità finanziarie riconducibili a Giorgio Galiano ed ai suoi prestanome, sostenendo sia dapprima affiliato alla cosca di ‘ndrangheta lametina Cerra-Torcasio-Gualtieri e successivamente – dopo aver subito anche un attentato – avvicinatosi alla cosca Giampà, sino a farne parte a tutti gli effetti, come da condanna nell’ambito del processo Perseo.
    Le indagini hanno consentito di mettere pienamente in luce la spiccata pericolosità sociale di Galiano e la dedizione dello stesso al compimento di gravi reati, dei cui proventi egli ed i suoi familiari hanno vissuto abitualmente, in modo agiato, per anni. Per tale ragione è stata richiesta e ottenuta anche l’applicazione della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di 5 anni.
    Gli accertamenti patrimoniali e reddituali delle fiamme gialle, posti a base del provvedimento, hanno infatti dimostrato che i beni nella disponibilità del destinatario del provvedimento sono di valore del tutto sproporzionati ed ingiustificati rispetto ai redditi leciti dichiarati ed al tenore di vita mantenuto dall’indagato.
    Nello specifico sono oggetto della confisca un terreno formalmente intestato ad un prestanome, ubicato a Lamezia Terme, con annessi fabbricati costituiti da: 

    • edificio di 3 piani fuori terra adibito ad abitazione principale del nucleo familiare di Galiano e dei suoi figli; 
    • capannone e magazzini adibiti ad opificio per la lavorazione di prodotti caseari e ricovero attrezzi e/o garage; 
    • dependance adibita a “cucina rustica”;
    • 2 terreni coltivato ad uliveto a Lamezia;
    • un fabbricato adibito a magazzino a Lamezia; 
    • un terreno coltivato ad uliveto a Lamezia;
    • un fabbricato consistente in un magazzino a Novara; 
    • quote societarie ed intero compendio aziendale di due società di capitale; 
    • quote societarie di una società di persone;
    • una ditta individuale; 
    • quote societarie ed intero compendio aziendale di una società di persone operante nel commercio di prodotti tipici ubicata a Novara; 
    • disponibilità finanziarie per oltre 30.000 euro.

    Al termine del procedimento il tribunale di Catanzaro ha anche disposto la restituzione di alcuni beni sequestrati preventivamente, di cui gli stessi interessati hanno dimostrato la lecita provenienza.

     
     

    Più informazioni su