Vendita in nero di viagra e farmaci dopanti, ma anche tentativi di intimidazioni scoperti nell’operazione Blu Express (NOMI e VIDEO)

Coinvolti 2 corrieri di farmaci (Giovanni Butera e Antonio Bonsignore) e 1 dipendente di farmacia (Luigi Strangis), mentre è stata sequestrata la farmacia Palmieri di Maida

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Un giro di medicinali venduti sottobanco, o meglio in nero, scoperto nel lametino tramite l’operazione Blu Express, oggetto questa mattina di una conferenza stampa presso la caserma dei carabinieri di via Marconi che ha portato 3 lametini agli arresti domiciliari e 10 persone deferite in stato di libertà, una farmacia sequestrata a Maida e perquisizioni in farmacie, depositi e palestre della provincia sia di Catanzaro che Reggio Calabria.
    Coinvolti 2 corrieri di farmaci (Giovanni Butera e Antonio Bonsignore) e 1 dipendente di farmacia (Luigi Strangis), mentre è stata sequestrata la farmacia Palmieri di Maida, per un’attività che tramite intercettazioni ambientali e telefoniche, pedinamenti, ha portato i Nas di Catanzaro a sequestrare circa 10.000 scatole di medicinali oggetto di furto e ricettazione, la cui mancata custodia senza rispetto delle norme prescritte poteva comportare anche la perdita di efficacia.
    Grazie alla complicità di magazzinieri che facevano scomparire interi colli, i corrieri omettevano la consegna dei farmaci più appetibili presso le farmacie destinatarie, eseguendo tramite il dipendente a capo dell’organizzazione ordini fittizi a nome dei farmacisti per appropriarsi della merce.
    Il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, rimarca come si tratti di «un’organizzazione che lavorava tra Lamezia Terme e l’hinterland, commercializzando abusivamente sia al dettaglio che all’ingrosso un’ingente quantità di farmaci. Un ringraziamento va agli uomini dei Nas di Catanzaro e del gruppo tutela della salute di Napoli, e di tutti i carabinieri», rimarcando come all’interno dell’indagine si sia scoperto anche «il tentativo di far chiudere la farmacia dei Due Mari tramite un millantato credito da parte di Strangis, che vantava la conoscenza fittizia del Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, e dei vertici dell’Asp di Catanzaro nell’ambito delle querelle tra le due farmacie del territorio», altro aspetto per cui l’uomo è stato denunciato, anche se sull’ambito amministrativo la farmacia del centro commerciale era stata oggetto sia di ricorsi alla giustizia amministrativa che di una seduta ad hoc del consiglio comunale di Maida, aspetti però diversi da quelli dell’odierna indagine.
    Curcio mette in guardia sul fatto che «l’attività illecita è iniziata nel 2016 ed è andata avanti per 3 anni, fino a tutto il 2018, anche per via della collaborazione dei farmacisti che per la logica del proprio profitto preferivano comprare farmaci dal mercato nero, non avendo certezze né sulla corretta conservazione né provenienza degli stessi. Questo metteva a repentaglio anche la salute dei clienti, visto che parliamo di farmaci comuni. Sono state sequestrate circa 10.000 confezione di farmaci, e dobbiamo denunciare un consumo smodato di farmaci per la disfunzione erettile senza prescrizione medica, mettendo in pericolo la propria salute da parte di chi non ne avrebbe bisogno».
    Vincenzo Maresca, tenente colonello del gruppo tutela salute di Napoli, spiega che «anche in un territorio come questo, che ha altri problemi legati alla criminalità organizzata o reati efferati, l’attenzione della Procura sui temi da noi trattati non è mai mancata. Già qualche anno fa effettuammo sempre a Lamezia Terme un’operazione simile, poiché i controlli sono frequenti visto che rifornire una farmacia comporta una spesa di circa 900.000 euro. Degli 80 uomini coinvolti metà erano dei Nas e metà del locale gruppo, ed un pensiero per questo va anche al giovane collega ucciso durante un’operazione a Roma nelle scorse ore».
    Maresca si sofferma sul fatto che «il commercio illecito di farmaci parte come spesso accade tramite prodotti come il Viagra o in genere per la disfunzione erettile, che sono i primi per importazioni illecite essendo i più richiesti. Nazione di maggiore importazione è l’India, dove sono vigenti regole meno restrittive, ma spesso con danni alla salute». Nel caso specifico l’indagine è partita «dagli ammanchi registrati da una farmacia locale, si è scoperto il giro legato ad un corriere che sottraeva quanto in consegna per poi rivendere il tutto in nero, scegliendo i prodotti di maggiore commercio. Tramite accertamenti amministrativi abbiamo scoperto un’associazione a delinquere che sottraeva medicinali a più punti vendita, sfruttando anche la complicità del dipendente di una farmacia che compiva gli ordini.  Tra i sequestrati anche farmaci dopanti, legati all’alterazione di prestazioni sportive o l’uso in palestre, altro dato allarmante da non sottovalutare».
    In tale ambito Domenico Pizzurro dei Nas di Catanzaro mette in luce come «la vendita avveniva sia porta a porta che nel circuito delle farmacie, avendo effettuato anche un sequestro direttamente all’interno di un auto in cui i farmaci, non venendo correttamente conservati, erano divenuti inutilizzabili».

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