Alla norma del sindaco di Cicala a vicepresidente dell’Autorità Idrica della Calabria plaudono 15 primi cittadini

Il tutto arriva però a fine legislatura, non proprio in modo tempestivo rispetto al problema.  

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    I sindaci Serafino Pietro Paola (Conflenti), Leonardo Sirianni (Soveria Mannelli), Michele Rizzo (Platania), Angela Brigante (Decollatura), Vincenzo Nania (Sorbo San Basile), Laura Moschella (Gimigliano), Vincenzo Marino (Pentone), Rodolfo Iozzo (Settingiano), Pietro Fazio (Feroleto Antico), Saverio Ruga (Amato), Pietro Raso (Gizzeria), Felice Molinaro (Serrastretta), Pietro Iram Guzzi (Miglierina), Domenico Greco (Tiriolo), Sebastiano Tarantino (Taverna) plaudono alla nomina del Sindaco di Cicala Alessandro Falvo alla vicepresidenza dell’Autorità idrica della Calabria avvenuta, alla Cittadella regionale, alla presenza del presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e del Commissario delegato Domenico Pallaria.
    L’assemblea dei Sindaci ha sancito, con gli atti assunti nel corso dell’assemblea, «un passaggio decisivo e fondamentale in direzione del definitivo assetto di un settore importantissimo e strategico della vita regionale che può finalmente consentire la costruzione delle condizioni minime per affrontare una emergenza che ha attanagliato le comunità locali e, spesso, impedito lo sviluppo e la crescita della nostra Regione determinando una vera e propria condizione di arretratezza insopportabile ed insostenibile», sostengono i vari primi cittadini, «dobbiamo, anche, al Presidente Oliverio ed alla sua Giunta regionale, il merito di aver posto, finalmente, le basi per la gestione positiva di tutto il servizio idrico integrato introducendo finalmente unicità di gestione e di governo». Il tutto arriva però a fine legislatura, non proprio in modo tempestivo rispetto al problema.
    «In questo contesto l’elezione del Sindaco di Cicala Alessandro Falvo, alla vicepresidenza dell’Autorità è il riconoscimento non soltanto del radicamento territoriale della sua azione amministrativa, capace sempre di guardare fuori dagli spazi angusti del localismo e del deteriore campanile, ma è anche l’ulteriore conferma che i Comuni delle aree interne e montani della Calabria godono di una particolare attenzione e sono ritenuti soggetti importanti dello sviluppo e del riscatto della Calabria», reputano i sindaci firmatari, «siamo grati a tutti i Sindaci che anche in questo momento, dopo l’elezione del 2018 come componente dell’assemblea,hanno sostenuto l’elezione del rappresentante dei piccoli comuni, siamo certi, saprà corrispondere al meglio all’importante ed assai delicato compito al quale è stato chiamato allo stesso modo che lo sforzo riformatore avviato con coraggio da Mario Oliverio in questo importante settore finalmente può avere una spinta decisiva e rilevante».

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