La gestione dei due infopoint negli aeroporti di Lamezia Terme e Reggio Calabria approda in Procura

La Pro Loco di Lamezia Terme ha presentato una denuncia-querela presso la guardia di finanza procura della Repubblica presso il tribunale di Lamezia Terme, contro ignoti ma citando il dipartimento turismo della Regione Calabria, per chiedere che gli organi competenti facciano chiarezza su quanto andato in scena fino ad ora

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    Mentre Regione Calabria e Sacal erano impegnate al rimbalzarsi le responsabilità in merito alla chiusura nei mesi estivi degli infopoint turistici all’interno degli aeroporti di Lamezia Terme e Reggio Calabria, la Pro Loco di Lamezia Terme ha presentato una denuncia-querela presso la guardia di finanza procura della Repubblica presso il tribunale di Lamezia Terme, contro ignoti ma citando il dipartimento turismo della Regione Calabria, per chiedere che gli organi competenti facciano chiarezza su quanto andato in scena fino ad ora con 2 bandi pubblicati ma rimasti poi in sospeso, bloccando così il servizio nei mesi di maggiore afflusso turistico in Calabria.
    Emersa online la brutta figura, il Dipartimento regionale al turismo, nell’evidenziare la gravità di quanto si è verificato, precisava che la Regione non ha alcuna responsabilità avendo la Regione assicurato alla Sacal la copertura finanziaria, con atto del 3 maggio, demandando alla stessa Sacal, così come è avvenuto anche negli anni precedenti, il compito di attivare le procedure necessarie per il funzionamento dell’infopoint.
    Ieri a Reggio Calabria, nel presentare i lavori previsti con i finanziamenti regionali, una versione diversa era quella fornita dal presidente della Sacal. «A differenza di quanto si vocifera – afferma Arturo De Felice – la Regione non ha revocato nessun bando. Noi come società aeroportuale regionale abbiamo l’obbligo di fornire ai viaggiatori informazioni sui voli: arrivi, ritardi, assistenza alle persone che devono essere accompagnate per ridotta mobilità. La Regione Calabria ha a sua disposizione dei fondi europei da dedicare agli info point, noi abbiamo fatto funzionare quello dello scalo lametino in forma gratuita».
    Tra i due fuochi la Pro Loco di Lamezia Terme, che oggi ha in conferenza stampa illustrato i documenti dei vari passaggi: l’indagine conoscitiva, indetta a maggio da Sacal, ha portato come passaggio successivo a presentare entro il 14 giugno la propria proposta, con base economica di 70.000 euro per Lamezia Terme e 65.000 per Reggio Calabria ed un periodo indicato dal 1 luglio al 31 dicembre.
    Il 18 giugno da Sacal, via mail e senza pubblicare gli atti su società trasparente (mancanze che persisteranno anche nei successi passaggi), una nuova comunicazione che conferma il periodo di validità ma comunica una base economica diversa: 53.500 euro per Lamezia, 48.750 per Reggio Calabria essendo i precedenti importi calcolati su periodi diversi, anche perché il precedente affidamento si era concluso ad aprile.
    Il 27 giugno la Pro Loco annuncia ricorso ai punteggi assegnati il giorno prima dalla commissione, che vedeva come vincitrice del servizio l’Ats Visit Sybaris, con nuova diffida presentata il 9 luglio non avendo avuto risposte da Sacal.
    Il 24 luglio Sacal risponde, dando comunicazione che il 10 luglio la società aveva revocato l’assegnazione del servizio all’Ats Visit Sybaris procedendo così con la conferma del servizio alla Pro Loco di Lamezia Terme, con un importo mensile di 8.750 euro fino al termine dell’anno. 
    Gli infopoint sia di Lamezia Terme che di Reggio Calabria, anche se in piena estate, sarebbero così pronti a partire, ma da Sacal nessuno firma gli atti necessari, e solo per via di un post sui social che ironicamente annunciava la “chiusura per ferie” scoppia poi il caso Infopoint.
    Dal 24 Agosto 2017 al 30 Aprile 2019, ovvero nel corso del precedente contratto, la Pro Loco di Lamezia Terme ha gestito presso il desk 84.826 richieste, con in più pervenute telefonicamente altre 20.972, per un totale di 105.798 richieste (di cui 22,473 da utenti stranieri, 42.463 relative ai mezzi di trasporto, 40.736 sui servizi dell’aeroporto, 17.505 su compagnie aeree, politiche aziendali e normative vigenti).
    Gi.Ga.

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