«La fragilità del territorio del Reventino è relegata a una sola unità mobile di soccorso spesso impiegata in consulenze su richiesta del pronto soccorso»

Constatando la fatalità dell’avvenimento, il Comitato Pro Ospedale del Reventino sulla morta del cittadino di Soveria Mannelli avvenuta a Colosimi contesta l’organizzazione dei soccorsi, sebbene le prime valutazioni parlino di morte sul colpo

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    Constatando la fatalità dell’avvenimento, il Comitato Pro Ospedale del Reventino sulla morta del cittadino di Soveria Mannelli avvenuta a Colosimi contesta l’organizzazione dei soccorsi, sebbene le prime valutazioni parlino di morte sul colpo. «Verso le 20 Chinelli percorre la superstrada del Savuto, più o meno all’altezza di Coraci, da Soveria saranno 8 chilometri pieni. E per cause da definire impatta frontalmente con un altro veicolo, ovvero una famiglia del luogo composta da 5 elementi, perlopiù ragazzi e bambini. Per fortuna per loro forti contusioni. Le due auto viste nelle foto sono due ammassi di lamiere», riepiloga il Comitato, «qualcuno, notando l’incidente, chiama i soccorsi, 112, 113, 118. Le chiamate al 118 giungono direttamente alla centrale operativa di Catanzaro, e da lì si provvede l’invio dell’ambulanza o più ambulanze sul posto (la decisione prende atto delle circostanze: luogo, feriti, potenziali casi in codice rosso ed altri parametri). La più vicina è quella di Soveria, sta a 8 chilometri, un tiro di schioppo, 10 minuti il tempo ipotizzato per raggiungere il luogo dell’impatto, ma l’ambulanza del 118 di Soveria, non c’è, non è disponibile, in quanto impegnata in un supporto di consulenza (pare avesse a bordo un paziente che andava portato a Lamezia per fare un’ecografia). Sta di fatto che in tutto il lasso di tempo necessario alla consulenza il territorio rimane sguarnito del mezzo di primo soccorso. Quindi la centrale, constatata l’impossibilità, ripiega».
    Secondo il comitato «vengono quindi allertate le ambulanze di Falerna (che dista più o meno 40 km per 35 minuti di percorrenza) e Rogliano (che dista circa 35 km per 30/35 minuti di percorrenza). Rispetto a quella di Soveria, per cause legate al traffico di questi giorni, denotano un ammanco temporale prossimo se non oltre i 20 minuti», sostenendo che «la fragilità del territorio sia relegata a una sola unità mobile di soccorso spesso impiegata in consulenze su richiesta del pronto soccorso. Probabilmente il povero Giuseppe Chinelli è deceduto sul colpo, a causa del terrificante incidente frontale, almeno questo pare quanto ipotizzato dagli inquirenti sia di PG, che medico legali. Ma se non fosse stato così, ci saremmo trovati davanti a un terribile dilemma più volte da noi denunciato, sull’opportunità di avere un’ambulanza di presidio. Ne abbiamo parlato con Scura, con Cotticelli, con i vari DG alternatisi ai vertici dell’Asp e con i Direttori Sanitari, anch’essi alternatisi. Lo faremo ancora, ma che nessuno ci dica, o meglio ci risponda con un: “si provvederemo”».
     

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