I Dr.Feelgood al RockOn XIV a Martirano Lombardo

In apertura Mat Pascale and The Walking Blues Band, trio calabro-siculo

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    Altra edizione per il RockOn Martirano Lombardo, rassegna promossa dall’omonima associazione che quest’anno ha portato sul palco i Dr. Feelgood, che negli anni ’70 hanno riportato in auge il sound della british invasion grazie a un mix di rhythm’n’blues, rock’n’roll  e beat, declinati secondo un’adrenalina e un’attitudine punk. 
    Padrini inconsapevoli della rivoluzione del ’77, furono i pionieri di quel genere definito pub-rock, che gettò le basi per la carriera di altri grandi protagonisti di quella new wave più vicina al blues revival (Graham Parker con i Rumours, Elvis Costello, Joe Jackson e Nine Below Zero). 
    A Martirano Lombardo in scena un autentico greatest hits ad alto voltaggio, suonato con classe ed energia nonostante gli anni e il viaggio: “Roxette”, “She Does It Right”, “Going Back Home”, “I Can Tell”, “Shotgun Blues”, “Drives Me Wild”, “Down At The Doctors”, “Mad Man Blues”, la super hit “Milk And Alcohol” alcuni dei classici targati Dr.Feelgood suonati in Piazza Matteotti dai quattro pub rockers come i veterani Kevin Morris e Phil Mitchell, Steve Walwyn e Robert Kane.
    In apertura Mat Pascale and The Walking Blues Band, trio calabro-siculo nato dalla collaborazione tra il cantante/chitarrista Mattia Pascale (appena 19 anni per lui), la bassista Maria Pia Favasuli e il batterista Simone Bombaci. Reduci dalla release del primo singolo, “Give Me Your Body”, Mat Pascale And The Walking Blues Band hanno presentato in anteprima il loro debut album, “Fucking Trap”, prodotto dalla Cheap Thrills di Vincenzo Tropepe, special guest sul palco del RockOn per la stessa “Give Me Your Body” e per una cover di “Whipping Post”, classico della Allman Brothers Band. Ma l’omaggio alla storica band dei fratelli Allman è soltanto il primo dei tributi a una certa tradizione sudista (anche “Workin’ For MCA” dei Lynyrd Skynyrd e “Just Got Paid” dei ZZ Top) rintracciabile in composizioni originali come la ballad “Song For Her” e la conclusiva “Fat Cat”, inediti che strizzano un po’ l’occhio anche alla psichedelia e al robusto acid rock di altri formidabili power trio quali Blue Cheer e primi Gov’t Mule. 

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