La discarica di Celico non garantisce il carico di rifiuti da bando, annullata la nuova gestione dell’impianto di San Pietro Lametino

Nel mentre sarà ancora la Daneco, società in liquidazione, a dover gestire l’impianto, non c’è un altro concorrente cui verificare i documenti per un nuovo affidamento

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    Annullata a 4 mesi di distanza l’aggiudicazione provvisoria del servizio di gestione dell’impianto di trattamento rifiuti urbani sito in località San Pietro Lametino del comune di Lamezia Terme e dei connessi lavori di efficientamento funzionale, la quale era avvenuta per 26.916.569,85 euro.

    Pubblicato oggi infatti il decreto che contesta al Consorzio Ordinario da costituirsi tra le società Ecosistem Srl (Capogruppo) – Salvaguardia Ambientale Spa (mandante) – MI.GA. Srl (mandante) – Ecotec Srl (mandante) – Progeva Srl (mandante) – ad oggi costituitosi nella Logica S.c.a.r.l. – il manato rispetto del requisito di cui all’art. 13 lett. b) punto 4 del disciplinare di gara.

    Nello specifico era previsto che una delle società potesse dimostrare di «gestire almeno un impianto di smaltimento in grado di assicurare il ricevimento degli scarti di lavorazione prodotti per tutta la durata dell’appalto, per un quantitativo almeno pari a 95.000 t di rifiuti, suddiviso nei seguenti codici CER: 19.12.12, 19.05.01, 19.05.03», e se «dalla relazione trasmessa dal competente Settore Valutazioni e autorizzazioni ambientali, in ordine alla gestione 2018 del Polo Industriale di recupero/smaltimento dei rifiuti non pericolosi con annessa discarica di servizio sito nel Comune di Celico, non è possibile ricavare la volumetria abbancata e residuale della discarica di riferimento necessaria a comprovare il requisito previsto dal disciplinare», dai calcoli successivi emerge che tale valore sarebbe di 77.474,85 tonnelate di rifiuti potenzialmente abbancabili, quindi inferiore al quantitativo di cui all’art. 13 lett. b) punto 4 del disciplinare di gara pari a 95.000 tonnelate.

    Avverso il provvedimento è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo entro i 60 giorni, o ricorso straordinario da proporsi entro 120 giorni. Nel mentre sarà ancora la Daneco, società in liquidazione, a dover gestire l’impianto, non c’è un altro concorrente cui verificare i documenti per un nuovo affidamento, e teoricamente dal nuovo anno dovrebbe essere l’Ato di Catanzaro a dover effettuare un nuovo bando per la gestione dello stesso impianto da cui dipende gran parte della provincia di Catanzaro ma anche di Vibo Valentia. Un prossimo blocco, ed eventuale nuova emergenza rifiuti, potrebbe avere conseguenze già note.

    Gi.Ga.

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