Spese elettorali, la lista di Guarascio prevede di arrivare a circa 41.000 euro

Record opposto per Fratelli d’Italia, che non supera i 1.000 euro sui 98.330 di tutte le liste

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    Programmi e tipi di candidati diversi, ma anche tipologie di bilanci di previsione per le spese elettorali che mutano in forma e sostanza da una lista e l’altra tra le 12 concorrenti alle elezioni del 10 novembre. 

    La norma prevede che, con esclusione dei candidati che spendono meno di 2.500 euro avvalendosi unicamente di denaro proprio, dal giorno successivo a quello di indizione delle elezioni coloro che intendono candidarsi possono raccogliere fondi per il finanziamento della propria campagna elettorale esclusivamente per il tramite di un unico mandatario elettorale, con un tetto massimo di spesa per ogni candidato che non potrà superare 87.000 euro per ogni aspirante sindaco (25.000 euro di quota fissa più un euro per ogni elettore lametino), 8.100 per ogni consigliere comunale (5.000 fissi, 0,05 per ogni elettore). Anche a fine elezioni ogni lista dovrà presentare un consuntivo delle spese, andando incontro in caso contrario a sanzioni da parte della sezione regionale di controllo della Corte dei conti da 50.000 a 500.000 euro.

    Dichiarano 2.480 euro ognuno dei 41 candidati delle liste Nuova Lamezia e la Svolta per Cristiano Sindaco tra spese tipografia e web, mentre i 5 Stelle i 20.000 euro di contributi dei candidati li spenderanno tra materiale propaganda (4.000), volantini ed adesivi (4.000), cancelleria & postali (250), allestimento eventi e amplificazione (6.000), attacchinaggio (750), spese per spostamenti (1.000), propaganda mobile e audio (2.000), spot televisivi (2.000).

    Nel centrodestra il totale di Fratelli d’Italia è di 1.000 euro tra manifesti e scritte murali (200), stampati e giornali murali (150), pubblicazioni presentazione candidature e programma (20), annunci, dibattiti, tavole rotonde, conferenze (100 alla radio, 50 in tv), spese postali (80), affitto locali per manifestazioni (100), automezzi (50), spese telefoniche (100), spese luce (60), riproduzione materiale audiovisivo (90).

    Forza Italia dichiara 1.350 euro per manifesti e scritti murali (500), pubblicazioni presentazione candidature e programma (300), annunci, dibattiti, tavole rotonde e conferenze (200), affitto locali (350).

    Del trio di liste a sostegno di Ruggero Pegna quella più esosa è così l’Udc con 2.200 euro tra manifesti e scritte murali (500), stampati e giornali murali (200), pubblicazioni presentazione candidature e programma (700), affitto locali (600) ed altre spese (200).

    Entrambe le liste a sostegno di Paolo Mascaro sindaco prevedono invece 6.300 euro tra manifesti e scritte murali (3.000), stampati e giornali murali (500), pubblicazioni presentazione candidature e programma (800), annunci, dibattiti, tavole rotonde, conferenze (1.000 tra radio e tv), carburante (500), spese varie (500).

    Tra le due liste che sostengono Rosario Piccioni quella di Lamezia Bene Comune prevede 2.400 euro di spese per manifesti e scritti murali (300), annunci in tv (50), affitto locali (1.600), automezzi (150), energia elettrica (100), riproduzione materiale audiovisivo (100), altre spese (100). Metà, ovvero 1200 euro, quanto preventivato da Lamezia Insieme per manifesti e scritti murali (400), annunci in tv (50), affitto locali (300), automezzi (150), energia elettrica (100), riproduzione materiale audiovisivo (100), altre spese (100).

    Le due liste di centrosinistra che sostengono Eugenio Guarascio hanno preventivi più alti: per il Partito Democratico 14.200 euro per spese generali (1.000), riproduzione materiale audiovisivo (2.000), spese elettricità (200), spese telefoniche (500), affitto locali per manifestazioni (1.000), spese postali (500), annunci, dibattiti, tavole rotonde e conferenze (2.000 tra radio e tv), manifesti e scritte murali (6.000), pubblicazioni presentazione candidature e programma (1.000).

    La lista civica del candidato a sindaco Guarascio prevede invece 24.350 euro di spese, con 16.550 per i candidati. Per la lista le spese saranno tra manifesti e scritte murali (2.500), stampati e giornali murali (2.500), pubblicazioni presentazione candidature e programma (5.000), annunci, dibattiti, tavole rotonde, conferenze (3.500 tra radio e in tv), spese postali (1.100), affitto locali per manifestazioni (2.500), carburante (500), spese telefoniche (500), spese luce (250), riproduzione materiale audiovisivo (2.000), collaboratori (4.000).

    Scendono i conti per i candidati, con manifesti e scritte murali (1.500), stampati e giornali murali (1.500), pubblicazioni presentazione candidature e programma (3.000), annunci, dibattiti, tavole rotonde, conferenze (2.500 tra radio e in tv), spese postali (800), affitto locali per manifestazioni (2.000), carburante (300), spese telefoniche (300), spese luce (150), riproduzione materiale audiovisivo (1.500), collaboratori (3.000).

    Discrasie evidenti tra liste che dovranno poi passare dal banco di prova dei bilanci consuntivi (da pubblicare entro il 10 dicembre) e di quello dei cittadini.
    Gi.Ga.

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