Dopo il consiglio comunale di mercoledì a Nocera Terinese, dall’opposizione è critica la posizione di Fernanda Gigliotti

Sul piano politico l’ex sindaco contesta all’attuale primo cittadino di aver subito «un’asfissiante marcatura ad uomo da parte di Armando Motta a destra e di Francesco Cardamone a sinistra», contestando anche la presenza attiva di qualche ex politico o parente di attuali

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    Dopo il consiglio comunale di mercoledì a Nocera Terinese, dall’opposizione è critica la posizione di Fernanda Gigliotti, partendo da quanto appurato durante la seduta convocata dal presidente Motta.
    «La Segretaria Comunale Ferrucci non si è dimessa ma è stata la Giunta Albi a dimetterla. La maggioranza ha deciso così di sciogliere una convenzione sottoscritta tra i comuni di Davoli, Nocera e Squillace per la gestione associata dei servizi di segreteria, nonostante i numerosi apprezzamenti e le lodi sperticate che il Presidente Motta ha riservato alla  Ferrucci per la professionalità, l’impegno e la disponibilità profusa in favore del nostro comune», riassume la Gigliotti, reputando che «un nuovo Segretario Comunale a tempo pieno peserà totalmente sulle tasche dei contribuenti noceresi», diffidando anche dall’altro annuncio che «gli appalti e gli affidamenti del nostro Comune non verranno più gestiti da una centrale unica di committenza pubblica, ma saranno affidati ad una “Associazione Privata non a fini di lucro  con sede a Napoli e Gallarate denominata Asmel” come testualmente riferitoci dal Vice Sindaco Cardamone. Nessuno della maggioranza, tuttavia, ha saputo o voluto indicarci quale sia stata l’indagine di mercato che li ha indotti a questa scelta, quali altre proposte gratuite e onerose di altre associazioni pubbliche o private hanno valutato».
    Altro aspetto che non convince l’esponente della minoranza è che «il finanziamento del Ministero dell’Interno di un milione di euro, destinato al Comune di Nocera Terinese perché in dissesto finanziario e ad alto rischio di dissesto idrogeologico, verrà utilizzato per realizzare i marciapiedi in Viale Stazione» reputando che «i marciapiedi di Viale stazione sono sicuramente importanti e utili, ma dovrebbero essere realizzarsi con i fondi comunali, regionali e nazionali specifici. Destinare alla realizzazione di tali opere di urbanizzazione, invece, un finanziamento destinato prioritariamente alla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico è un pericolosissimo azzardo» richiamando invece l’attenzione su altri interventi necessari come «frana Tudisco/ Villa Comunale, Frana muro Via S. Francesco e canalizzazione acque di via Cavone e Canale,  frana via Michele Manfredi, Frana Canalicchio, frana Vitale, frana serbatoio del Lago, raccolta acque meteoriche via Sila, via Terina, Monacello».
    La Gigliotti ricorda che «è in corso una indagine della Procura sulla gestione del Cimitero comunale e che il censimento da tempo preannunciato sulla pagina del comune e che ha portato alla riduzione degli orari di visita ai nostri cari Defunti e alla chiusura di alcuni cancelli di accesso, di fatto ancora non è neanche iniziato. Un disagio quindi ingiustificato ed intollerabile. Ad ogni modo abbiamo appreso fortunatamente che il censimento sarà realizzato velocemente ed efficacemente grazie al programma gestionale Halley scelto, acquistato, adottato e implementato dalla nostra amministrazione nonostante le critiche e le contestazioni di Unione Popolare e da parte di chi non aveva alcun interesse a mettere ordine nelle carte e nel patrimonio comunale».
    Sul piano politico l’ex sindaco contesta all’attuale primo cittadino di aver subito «un’asfissiante marcatura ad uomo da parte di Armando Motta a destra e di Francesco Cardamone a sinistra», contestando anche la presenza attiva di qualche ex politico o parente di attuali

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