«L’occasione che Italia Viva può regalarsi e regalare al Paese è proprio quella di praticare un nuovo modo di concepire la politica, cosa che con il Partito Democratico non era più possibile»

Racconta la propria esperienza alla Leopolda 10 l’ex segretario dei giovani democratici di Lamezia, Antonio Gatto, ora nel Comitato Lamezia Viva.  

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    Racconta la propria esperienza alla Leopolda 10 l’ex segretario dei giovani democratici di Lamezia, Antonio Gatto, ora nel Comitato Lamezia Viva.
    «Il sogno di una politica fatta di sani princìpi è minacciato da sovranisti e populisti che cercano in ogni modo di rovinare ciò che l’umanità attraverso i secoli ha conquistato. È questo il nostro compito: portare avanti un nuovo modo di fare politica che sappia coniugare le esigenze nazionali con quelle internazionali senza illudere la gente con false promesse basate su contenuti che incitano all’odio e alla divisione», spiega Gatto, «per fare ciò serve entusiasmo, un requisito che va recuperato per chi come me negli ultimi tempi ha visto la propria comunità politica di provenienza, piuttosto che contrastare gli avversari politici da destra, occupata in lotte interne di corrente di cui francamente in tanti ci eravamo stufati».
    L’analisi politica è che «l’occasione che Italia Viva può regalarsi e regalare al Paese è proprio quella di praticare un nuovo modo di concepire la politica, cosa che con il Partito Democratico non era più possibile», seguendo così l’ex segretario Renzi nella nuova avventura: «quando si parla di entusiasmo si parla un grande sogno quello di cambiare il nostro Paese, guidati anche e soprattutto da un grande Leader come Matteo Renzi: sogno che abbiamo provato ad attuare nel 2016 attraverso il Referendum Costituzionale ma che non si è di certo rattrappito, anzi è un sogno che, giovani e meno giovani, donne e uomini, di ogni parte d’Italia avevano, anzi avevamo e continuiamo ad avere».
    Nell’appello finale si reputa che «c’è bisogno, quindi, di abbinare ai princìpi la praticità, ricordandosi che la politica è tale se tratta temi concreti, con un mix di giovani e adulti capaci, stando attenti però a non ripetere modelli sbagliati del passato (recente o meno recente). Rimettiamo, dunque, al centro di tutto la democrazia e la meritocrazia, non la partitocrazia, senza dimenticare che fare politica significa agire nell’interesse della collettività per risolvere le problematiche della società in cui viviamo e non contro qualcosa o qualcuno».
     

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