Più fitta l’agenda di incontri e relativi resoconti dei 6 candidati a sindaco per la poltrona di primo cittadino di Lamezia Terme

Con l’avvicinarsi del 10 novembre proseguono discussioni tematiche e sopralluoghi

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    Con l’avvicinarsi del 10 novembre si fa più fitta l’agenda di incontri e relativi resoconti dei 6 candidati a sindaco per la poltrona di primo cittadino di Lamezia Terme.

    Sicurezza e prevenzione, ovvero questioni di primaria importanza discusse dal candidato a sindaco, Eugenio Guarascio con una folta rappresentanza del Radio Club Lamezia guidata dal presidente, Luigi Ruberto e da Costanza Anania e che si occupa da anni di Protezione civile.  «La città ha già delle aree per l’emergenza, così come prevede il Piano comunale. Quello che chiediamo è la diffusione di una cultura della protezione civile che pensi alla prevenzione del rischio sismico in termini di prima necessità; che pensi ai pericoli derivanti dal rischio idrogeologico, a ripulire i fiumi. Quindi, a dialogare con il Consorzio di bonifica e con tutti gli Enti preposti impegnati nella salvaguardia del territorio. Non chiediamo finanziamenti – ha evidenziato Ruberto – ma attenzione e magari l’istituzione di uno Sportello del cittadino per ogni tipo di informazione per quanto riguarda la prevenzione e la sicurezza».

    Una delegazione di imprenditori agricoli – tra i quali Statti (per Confagricoltura), Milone (per la Cia), Ventura, Raso, Tropea e il presidente del Gal Esposito – si è incontrata con il candidato a sindaco, Eugenio Guarascio al quale sono stati sottoposti le problematiche della categoria. Dalle precarie condizioni della viabilità rurale, passando per il rischio idrogeologico al quale sono soggette molte zone della Piana, fino alla richiesta di prestare attenzione al riconoscimento delle tante eccellenze lametine. Ma anche i disagi per le imprese che si rivolgono all’Ente Comune e le lungaggini burocratiche pure per semplici richieste ai quali vanno incontro gli aderenti al settore. Gli imprenditori al nuovo sindaco che si insedierà in via Perugini, chiedono di praticare una politica che punti alla valorizzazione dei prodotti locali anche attraverso una campagna di marketing territoriale. Così come ci si aspetta dalla nuova Amministrazione comunale una parola chiara sul rilancio dell’Ente Fiera e sulle politiche agricole nel loro complesso, in termini di tutela dei prodotti locali.
    Il candidato a sindaco, Eugenio Guarascio ha recepito le istanze, evidenziando che nel «programma di governo, l’agricoltura occupa un ruolo di primo piano tanto che abbiamo pensato all’istituzione dell’assessorato all’Agricoltura. Prima di tutto dobbiamo puntare a consumare i nostri prodotti. Abbiamo una ricchezza immensa rappresentata da olio e vino, oltre a tutte le altre peculiarità nel campo agricolo. Lamezia deve diventare un punto di riferimento regionale e nazionale. E anche in tema di aiuti alle imprese, la nuova Amministrazione si pone come obiettivo prioritario la digitalizzazione per snellire tutti quei processi legati ad autorizzazioni e quant’altro che frenano le aziende e gli imprenditori. Noi come città abbiamo il privilegio naturale di essere in una posizione strategica e possiamo davvero cambiare le sorti della nostra comunità, operando in maniera trasparente e riportando la normalità in un Ente che negli ultimi anni ha subito purtroppo un deprecabile processo di arretramento».

    Di “sprechi” della politica lametina, regionale calabrese e nazionale hanno parlato in piazzetta San Domenico Silvio Zizza, candidato a sindaco per la città della piana per il Movimento Cinquestelle, Alessandro Melicchio, deputato M5S membro della VII commissione cultura, scienza e istruzione della camera e Giuseppe D’Ippolito, parlamentare M5S membro della commissione della camera sull’ambiente, sostenendo esistano risorse finanziarie non sfruttate per il Comune in merito alla percentuale che potrebbe essere incassata sui biglietti aerei. Vengono poi promessi tagli sulle indennità di sindaco, giunta e gettoni di presenza tra consiglio e commissioni.

    Oggi le liste “Lamezia bene comune” e “Lamezia insieme”, a sostegno della candidatura a sindaco di Rosario Piccioni, nell’ambito degli appuntamenti di “Cantiere Lamezia – Cultura bene comune” dalle 17 si incammineranno dal punto di incontro su Corso Giovanni Nicotera verso il centro storico di Nicastro con sosta al monumento di Federico II in Via Garibaldi. Qui, attraverso il contributo di rappresentanti di associazioni ed esponenti della cultura calabrese invitati all’iniziativa, si parlerà delle peculiarità del centro storico di Nicastro all’interno di un percorso turistico-culturale che attraversi tutta la città, uno dei punti del programma delle liste a sostegno di Rosario Piccioni, da valorizzare attraverso forme di collaborazione trasparente tra il pubblico, il privato e le realtà associative.

    De il parco “Peppino Impastato” si era parlato invece nel precedente incontro, con Piccioni a lamentare che «oggi vediamo abbandono e incuria ma negli anni passati qui si sono svolte bellissime manifestazioni: cito, solo a titolo di esempio, il Lamezia Estate Sport Village che personalmente come assessore allo sport ho voluto si svolgesse qui dopo le prime edizioni in centro . I rappresentanti della commissione europea, che hanno visitato questo parco nel 2013, hanno valutato questo progetto come una delle best practices nell’utilizzo dei fondi europei.  Questo luogo è simbolo di come un’amministrazione comunale, progettando insieme alle associazioni e i cittadini, possa trasformare dei luoghi di abbandono in spazi che diventano punti di riferimento per tutta la città: per le famiglie con i bambini, per le associazioni sportive e culturali, per i cittadini che vengono qui a trascorrere ore di serenità. Dalle buone pratiche degli anni passati dobbiamo ripartire per fare di più e meglio. Per rilanciare un sistema, quello dei parchi, che per noi rappresenta un patrimonio da valorizzare attraverso una gestione qualificata, collaborando con il mondo delle associazioni e attivando meccanismi virtuosi di partecipazione». Meccanismo che aveva visto rivitalizzato solo il Parco Impastato, mentre 25 aprile e Mastroianni non hanno avuto nel tempo maggiore fortuna, anche se nel primo è ancora in atto l’iter per il centro federale di tiro con l’arco, nel secondo non trova soluzione la chiusura delle passerelle senza manutenzione.

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