Incontri, comizi e la candidabilità di Mascaro nel dibattito politico a 3 giorni dalla chiusura della campagna elettorale

Critiche da parte di Gianturco e Cavaliere, aspiranti consiglieri comunali di Pegna e Guarascio

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    La sentenza della Corte di Appello che conferma la lecita candidabilità di Paolo Mascaro alla corsa alla poltrona di primo cittadino, sostanzialmente imputando lo scioglimento agli altri due indicati dal Ministero dell’Interno (ma citando anche chi non ha avuto medesima richiesta a novembre 2017) e non tenendo conto degli aggiornamenti successivi in merito all’operazione Crisalide, non sposta di molto il dibattito politico, con le varie fazioni ferme sulle proprie convinzioni citando i passaggi che meglio supportano la propria posizione.

    Non improbabile che lo stesso legale lametino questa sera nel comizio delle 19.15 sull’isola pedonale si concentri sulla sentenza odierna, mentre per Mimmo Gianturco, oggi candidato con Fratelli d’Italie a nel 2015 entrato in consiglio comunale come candidato a sindaco di 2 liste proprie, «il problema non è la sua candidabilità o incandidabilità, di questo se ne sta occupando la magistratura e sarà deciso definitivamente in Cassazione. Il problema, tra l’altro, non è solo giudiziario ma anche politico. Il problema reale è la sua credibilità agli occhi delle istituzioni nazionali, nei ministeri, nelle prefetture, nelle procure dei tribunali. Lui ha creato nemici dappertutto, lui ha trascinato Lamezia Terme in uno scontro incredibile contro le istituzioni. Lui per orgoglio personale o per qualche altro incomprensibile motivo, ha compromesso la serenità fra i lametini e lo Stato italiano», ipotizzando rapporti istituzionali compromessi.

    Altro punto di vista è quello di Claudio Cavaliere, candidato con le liste a supporto di Eugenio Guarascio, secondo il quale Mascaro «nel 2017 era politicamente finito. I suoi assessori si dimettevano uno dopo l’altro; la sua attività amministrativa un fallimento totale, certificata oggi dal sito open civitas del Mef che pone l’efficienza dei servizi di Lamezia Terme nel 2016 al livello 1 in una scala da 0 a 10; ad agosto del 2019 la relazione della Corte dei Conti al Parlamento sui controlli interni riferita al 2017 scrive che l’ente è “difforme da tutti i controlli previsti dalla normativa” e pone il comune all’817 posto tra 820 città analizzate negli indicatori di funzionalità», contestando all’ex primo cittadino «il complottismo; la leva di un presunto orgoglio cittadino; lo scontro diretto con le altre istituzioni dello Stato; la favola di una immaginata efficienza amministrativa impedita». Per Cavaliere questa narrazione ha avuto appeal anche per chi è venuto dopo: «da un lato un commissario che si chiude nel fortino, alza il ponte levatoio con la città e inizia una gestione discutibile che produce disagi a raffica con la chiusura di tutte le strutture pubbliche e culmina nel bilancio che viene rinviato al mittente dai revisori dei conti».  C’è poi «il deficit genetico della città che fa fatica a raccontarsi la propria storia a tal punto che è possibile che un ex consigliere citato 18 volte nella relazione d’accesso che motiva lo scioglimento dia oggi l’allarme su un possibile quarto scioglimento, che non è ipotesi peregrina» sostiene Cavaliere, e sia la sentenza del Consiglio di Stato che l’odierna della Corte di Appello certificano che potrebbe bastare anche un consigliere di opposizione per giustificare uno scioglimento (essendo confermata l’incandidbilità solo per Pasqualino Ruberto e Giuseppe Paladino).

    Al netto di tutto il punto fermo è che domenica si andrà a votare, sabato si dovrà osservare il silenzio elettorale, e quindi rimangono 3 giorni per poter sparare le ultime cartucce dialettiche. 

    Ruggero Pegna ha invitato domani l’ATI In Teatro in una riunione, nella quale intende confrontarsi con gli operatori culturali della città, che si terrà alle 15.30 presso la sede di Ama Calabria.

    Eugenio Guarascio ha incontrato gli aderenti all’Ala, l’Associazione lametina antiracket. «Fin da quando ho intrapreso l’attività di imprenditore ho avuto come obiettivo la legalità nel mio lavoro; respingendo anche con atti concreti tentativi di intimidazioni e vessazioni, costituendomi parte civile in processi andati avanti fino alla Cassazione», sostiene Guarascio, «ringrazio l’Ala per il suo lavoro, al quale peraltro mi sono associato fin dall’inizio. Questa è una città difficile ma bisogna schierarsi dalla parte della legalità. In queste ore – ha sottolineato Guarascio – mi sembra di vivere in un posto surreale dove alcuni miei competitor, che conoscete bene, sembrano cadere dalle nuvole come se lo scioglimento comunale per mafia fosse una cosa normale. Dobbiamo ridare fiducia e riportare la legalità».

    Pubblicata la quarta video intervista tematica ai candidati a sindaco di Lamezia Terme dei cittadini-giornalisti di Visioni Civiche. L’argomento sviscerato questa volta riguarda l’ultimo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Un triste record quello di Lamezia (con ben tre scioglimenti in pochi anni) ed una presenza storicamente capillare della mafia sul territorio e sull’economia.

    Di sanità, cioè un tema che non riguarda le competenze dell’amministrazione comunale, si sono occupati questo mattina le due liste a supporto di Rosario Piccioni sostenendo che «la prossima amministrazione comunale, interloquendo con il commissario ad acta, la Regione e il ministero della Salute, dovrà battersi per lo sblocco delle assunzioni del personale nel nostro ospedale per garantire il diritto alla salute dei cittadini e condizioni di lavoro adeguate ai medici e agli operatori». Punto che vale per ogni candidato a sindaco, e che in Calabria viene richiesto in ogni Comune. Domani in piazza Italia alle 17.30 si farà il punto sulle proposte per il territorio di Sant’Eufemia delle liste “Lamezia bene comune” e “Lamezia insieme” e sui progetti già avviati da rilanciare e valorizzare. Alle 12.30 invece il consigliere regionale Arturo Bova, il sindaco di Cinquefrondi Michele Conia e Antonio Lo Schiavo terranno una conferenza stampa insieme al candidato a sindaco Rosario Piccioni presso la sede del punto d’incontro su corso Giovanni Nicotera. 

    g.g.

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