«Non io ma i giovani attireranno altri giovani nella Chiesa di Lamezia»

Così il vescovo di Lamezia Terme Giuseppe Schillaci ha risposto a una studentessa del liceo Campanella di Lamezia Terme nella sua visita

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    «Non sarò io a portare i giovani nella chiesa lametina, ma saranno i giovani ad attirare altri giovani». Così il vescovo di Lamezia Terme Giuseppe Schillaci ha risposto a una studentessa del liceo Campanella di Lamezia Terme nella sua visita di cortesia all’istituto superiore lametino, dove questa mattina è stato accolto dal dirigente Giovanni Martello, dai docenti e da tanti studenti che per la prima volta hanno avuto occasione di incontrare il pastore della Chiesa di Lamezia.

    Un monito da parte del presule agli studenti a «ricercare la bellezza e ad allontanare il brutto che si manifesta sotto tante forme», nel corso una conversazione profondamente umana che ha toccato temi che coinvolgono da vicino la vita dei giovani lametini: «Lasciatevi interpellare da ciò che unisce, ricercate l’armonia. Armonia non significa annullare le differenze: non siete fotocopie gli uni degli altri. La scuola vi aiuta a tirare fuori l’originalità di ciascuno di voi, non da contrapporre ma da collocare accanto a quella degli altri, come in un’orchestra. Chi vuole andare veloce, va da solo. Ma chi vuole andare lontano lo fa insieme agli altri».

    Riferendosi ai recenti cori razzisti allo stadio di Verona, il presule ha invitato gli studenti del Campanella a «coltivare la fraternità, a lasciar venir fuori attraverso la scuola il bello che è in ciascuno di voi». Alle domande sul ruolo della Chiesa, Schillaci ha evidenziato che «la missione della Chiesa non è proporre sé stessa, ma una Parola più alta: Gesù Cristo.  Come ci insegna il Concilio: come Cristo, così la Chiesa».

    Ad organizzare l’iniziativa, introdotta dalla performance degli studenti del liceo musicale e dell’orchestra del Campanella e dal balletto di alcuni studenti del liceo coreutico, le docenti di religione Lucia Paola, Maria Pileggi e Rosa Palazzo e la docente Licia Di Salvo. Il dirigente Giovanni Martello, nell’accogliere il vescovo Schillaci, ha sottolineato «l’impegno della nostra scuola da sempre nella formazione anzitutto umana dei nostri giovani. Da anni, molti dei nostri studenti rinunciano al viaggio d’istruzione per andare a Lourdes con l’Unitalsi, accompagnati e seguiti passo dopo passo dalle loro docenti di religione, per vivere un’esperienza unica di crescita umana e spirituale, nel volontariato accanto a chi soffre».

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