Anche dopo l’ultima proroga del nuovo palazzetto continua ad essere pronto solo il plastico all’ingresso della Sala Napolitano

Richiesti fondi dei Contratti istituzionali di sviluppo per completare la viabilità ed i parcheggi a servizio

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    Di completo, al momento, c’è solo il plastico fuori dalla Sala Napolitano e la situazione non muterà neanche dopo le elezioni amministrative. A 7 anni dall’approvazione del progetto preliminare e 4 da quando i lavori sono stati consegnati, il nuovo palazzetto dello sport costruendo in via del Progresso continua ad essere un’incompiuta, abbandonando così i dettami che un’opera finanziata con fondi Pisu dovrebbe avere (anche se la Regione ha concesso il differimento al 21 dicembre 2020 del termine di conclusione del programma PAC 2007/2013, nel quale risulta incluso e finanziato l’intervento in oggetto).

    A luglio si è deciso di concedere un ulteriore termine di 70 giorni rispetto ai termini contrattuali prestabiliti per la realizzazione delle modifiche disposte dal direttore dei lavori (senza allegare però in cosa consistano queste modifiche, citando però la concessione del parcheggio dello stadio provinciale Carlei e sottolineando il mancato aumento di spesa totale dei lavori), con quindi nuova data di consegna il 7 novembre. Arrivata la data, però, non si è arrivati al completamento con l’intelaiatura della copertura conclusa ma che ora dovrà essere dotata della parte superiore in etfe (a fine ottobre si era già partiti con i lavori con report sui social della ditta incaricata).

    Per aprire realmente il palazzetto bisognerà aspettare però ancora altro tempo: la realizzazione di opere complementari all’area in cui sono situati il costruendo “Palazzetto dello Sport” e lo “Stadio provinciale Carlei”, per un importo complessivo pari a 7.401.505,03 euro, è collegata ai fondi dei Contratti istituzionali di sviluppo, con anche questa tra le 10 proposte inviate da via Perugini che dovranno essere valutate da Invitalia. Tempi burocratici permettendo, almeno per un altro anno quindi il problema della gestione del nuovo impianto non sarà all’ordine del giorno, ma spetterà comunque alla nuova amministrazione comunale che sarà eletta questo mese.

    La presenza della terna commissariale in via Perugini però era stata prorogata dal Ministero dell’Interno e Prefettura proprio per il lavoro relativo alla riapertura delle strutture sportive non concesse dalla stessa, e ad oggi la stessa ditta incaricata dei lavori lamenta l’assenza di interlocuzione con il Comune, con il rischio che del nuovo palazzetto continui ad essere pronto solo il plastico del progetto originale all’ingresso della Sala Napolitano e si perdano occasioni sportive e di spettacolo.
    Gi.Ga.

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