In attesa del trasferimento definitivo, uso congiunto approvato fino al termine dell’anno a Reggio Calabria per il comandante Zucco

Da via Perugini esprime invece perplessità il segretario generale della Uil, Bruno Ruberto, non essendoci atti amministrativi dal fronte lametino ad autorizzare tale proroga pubblicati fino ad oggi

Più informazioni su


    Continua ad essere “conteso” tra l’amministrazione comunale di Lamezia Terme e quella di Reggio Calabria il comandante della polizia locale Salvatore Zucco. Il dirigente, dopo aver vinto la procedura di mobilità verso la città dello Stretto, avrebbe dovuto prendere servizio a tempo pieno già nel corso di questo mese, ma anche l’amministrazione Falcomatà deve fare i conti con le autorizzazioni ministeriali, e così il 5 novembre è stato prorogato ulteriormente l’uso condiviso tra le due città fino al 31 dicembre, attendendo nell’arco di questo periodo il rilascio dell’autorizzazione della commissione stabilità degli enti locali in merito all’assegnazione definitiva.

    Da via Perugini esprime invece perplessità il segretario generale della Uil, Bruno Ruberto, non essendoci atti amministrativi dal fronte lametino ad autorizzare tale proroga pubblicati fino ad oggi. Nella segnalazioni inviata sia alla terna commissariale che alla Prefettura di Catanzaro, Ruberto ripercorre l’iter di uso congiunto del dirigente Zucco, inizialmente per un periodo limitato all’estate ma poi prorogato ad agosto fino al 3 novembre, rimarcando come ad oggi il legittimo uso congiunto non sia stato però ulteriormente prorogato anche dall’amministrazione comunale lametina (atto invece avvenuto dal fronte reggino).

    Per Ruberto «il grave vulnus dell’assenza di atti autorizzativi determina un pericoloso precedente nella gestione del personale del Comune di Lamezia Terme, aggravato dal fatto che l’Ente è retto da una Commissione Straordinaria che al momento favorisce una potenziale connivenza su una procedura palesemente illegittima».

    Il sindacalista non sottolinea tanto l’aspetto paradossale dell’autorizzazione solo da un lato, scongiurando invece «pericolose e posticipate “sanatorie”», quanto il rispetto di una proroga da parte di Zucco che si trova ad avere responsabilità su atti amministrativi in due città diverse potenzialmente fonte di reclami o ricorsi.
    g.g.

    Più informazioni su