Multiservizi, Bevivino punta il dito contro la terna commissariale che l’ha nominato e annuncia le vie legali

Da lunedì un nuovo sindaco ed una nuova amministrazione dovranno iniziare ad occuparsi del caso.

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    In merito alla situazione della Lamezia Multiservizi inteviene Eliseo Bevivino, attualmente Amministratore Unico della società municipalizzata, spiegando che «la scelta di aderire alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale diretta è stata condivisa da tutti i Soci, in primis dal Comune di Lamezia Terme, ed è stata fatta nel totale interesse della società e quindi degli stessi soci, per poter avviare un processo di risanamento, esdebitazione e rilancio della stessa Società».
    Se il Comune di Lamezia Terme non ha approvato il bilancio 2018 manifestando sia dubbi sulla documentazione proposta, che scarsa collaborazione (anche se sotto la gestione commissariale non è stata pubblicata la relazione semestrale delle partecipate), c’è poi anche il parere espresso dal Ministero dell’Interno circa l’applicazione della previsione di cui all’art. 21 del D. Lgs. 175/2016, ovvero il dover accantonare la parte di disavanzo in percentuale delle quote possedute.
    «La Lamezia Multiservizi non è l’unica società partecipata da Ente Pubblico in Italia ad aver fatto ricorso alla procedura di concordato preventivo, ed in altre città questo non ha comportato alcun sconquasso alle casse comunali. Esempi sono i Comuni di Roma e Livorno, infatti in conformità a quanto disposto dall’art. 182-sexies L.F., la domanda di ammissione alla procedura concorsuale sospende, fino alla conclusione della medesima, l’obbligo del socio Ente di ripianare le perdite della società partecipata», sostiene Bevivino, «a parere degli uffici comunali, parere fatto proprio dalla Commissione Straordinaria, l’approvazione del bilancio 2018 avrebbe determinato rilevanti riflessi sulla situazione economico-finanziaria e patrimoniale dell’Ente. A supporto di tale decisione vengono portate una serie di motivazioni pretestuose che non hanno alcuna giustificazione tecnica, né puntuale riscontro contabile, facendo trasparire velatamente la possibilità che tale bilancio fosse addirittura non corretto».
    Dopo il parere negativo del Comune l’amministratore delegato nominato dalla stessa terna commissariale evidenzia che «il Collegio sindacale, incaricato del controllo di gestione, ha valutato positivamente il suddetto bilancio; le poste dello stesso bilancio sono recepite dal piano di concordato e sono state valutate e ritenute corrette da un professionista attestatore; lo stesso bilancio, in quanto base della proposta concordataria, sia stato ritenuto corretto e congruo dal Commissario Giudiziale nominato dal Tribunale di Lamezia Terme, così come risulta anche dalla relazione conclusiva di cui all’art. 172 L.F.; il Tribunale di Lamezia Terme, nell’ammettere la società alla procedura, ha avallato sinora senza riserve le azioni intraprese dalla Società, compreso pertanto il bilancio presentato».
    Per Bevivino «la posizione assunta dal Comune di Lamezia è legalmente, ontologicamente e tecnicamente sbagliata» citando la relazione resa dal Commissario Francesco Perrini secondo la quale «le svalutazioni delle poste creditorie della società sono legittime e testualmente (pag. 22 e 23) “Il Commissario prende atto che la Società ai fini della predisposizione della manovra concordataria ha operato una svalutazione dei propri crediti per oltre 14 milioni di Euro, tuttavia non può non evidenziare che l’irrecuperabilità di una gran parte di essi che ha indotto l’attuale management a procedere con la svalutazione sopra descritta fosse già nota negli anni precedenti. Una gestione oculata ed avveduta avrebbe quantomeno imposto che tale “pulizia” venisse eseguita negli esercizi precedenti. Non sono state apportate rettifiche alle appostazioni dei fondi rischi concorsuali».
    Intanto oggi, nel corso della adunanza dei creditori, il 57 % dei chirografi ha approvato la proposta concordataria «proprio sul presupposto che quanto rappresentato negli atti contabili corrisponda alla realtà dei fatti e che il percorso intrapreso sia quello giusto», sostiene Bevivino, accusando che «la società sia stata mal governata e mal gestita. L’attuale Management, accogliendo anche l’invito operato da Perrini, è determinato nel far emergere tali responsabilità ed ha già conferito, dandone evidenza al Giudice Delegato ed al Tribunale di Lamezia Terme, incarico legale finalizzato a far acclarare tali responsabilità che saranno perseguite con determinazione ferrea ad ogni livello».
    Da lunedì un nuovo sindaco ed una nuova amministrazione dovranno iniziare ad occuparsi del caso.
    g.g.

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