Condotta antisindacale del Comune di Lamezia Terme, la Cisl valuta di interessare anche Corte dei Conti e Procura

Intanto questa mattina il presidente della terna commissariale, Francesco Alecci, si è recato nel Palazzo di Giustizia per salutare i vertici della magistratura lametina prima di lasciare definitivamente la città

Più informazioni su


    La CISL FP “Magna Graecia”, rappresentata dal Segretario Regionale Pino Chirumbolo, dal Segretario Aziendale Rosamaria Tropea e del Reggente Luigi Tallarico, il 2 luglio aveva convenuto in giudizio il Comune di Lamezia Terme per denunciare il comportamento antisindacale dell’Ente, in particolare per la mancata convocazione delle organizzazioni sindacali finalizzata alla sottoscrizione del contratto decentrato per gli anni 2017 e 2018.  
    Il sindacato è riuscito a ottenere giustizia, concretizzatasi nel decreto n. 6274 del 20 novembre 2019, attraverso il quale il Giudice del Lavoro Valeria Salatino del Tribunale di Lamezia Terme ha condannato il Comune alla cessazione della condotta antisindacale di cui sopra e al pagamento delle spese pari a 1.400 euro. 
    La sentenza, nella sua chiarezza statuisce che «la condotta omissiva serbata dall’ente locale abbia leso le prerogative sindacali, impedendo l’esercizio del diritto a trattare relativamente ad istituti e materie di particolare interesse per il personale dell’ente e, quindi, minando la rappresentatività dell’organizzazione agli occhi degli iscritti», e mentre quelli in oggetto sono dei CCDI relativi alle annualità 2017 e 2018, sta già volgendo al termine il 2019. Mancherebbero anche altri atti propedeutici (piano obiettivi, perfomance, oiv nominato in ritardo, etc), ma il sindaco si concentra sulle conseguenze avute sulla forza lavoro comunale.
    «Ciò comporta grandi e gravi malcontenti da parte dei lavoratori che, dopo aver erogato prestazioni lavorative, a distanza di anni sono vittime di mancata retribuzione per le stesse in quanto l’Ente fa appello a norme pregresse che impedirebbero la corresponsione di tali somme. Si tratta di contrattazioni a consuntivo (particolare responsabilità, produttività, piano stadio etc…) di cui il Comune ha già beneficiato», spiega la Cisl, «ciò comporta che l’unica strada che il lavoratore possa imboccare sia quella giudiziale, per difendere e tutelare i propri diritti. Noi della Cisl siamo da sempre impegnati ad accompagnare i nostri tesserati in questo percorso, ma nel biennio di Commissione Straordinaria, benché la terna possedesse in capo tutti i poteri più ampi, le ha completamente disattese   e ignorate non vigilando e non imponendo a chi di dovere il rispetto dei vincoli di legge. Fallimentare è stato anche il tentativo di conciliazione dinanzi al Prefetto di Catanzaro, tant’è che ora, preso atto del giudicato e, in virtù di tutte le ulteriori situazioni che continuano a non essere affrontate e risolte, con evidenti omissioni, saremo costretti a investire della situazione autorità superiore quali la Corte dei Conti e, probabilmente, la Procura della Repubblica».
    Intanto questa mattina il presidente della terna commissariale, Francesco Alecci, si è recato nel Palazzo di Giustizia per salutare i vertici della magistratura lametina prima di lasciare definitivamente la città, per la quale non è stato previsto nessun momento di confronto come avvenuto nelle altre città reduci da commissariamento.
    g.g.

    Più informazioni su