Cuda e Sirianni soddisfatti del risultato elettorale che ha visto il Pd fuori dal ballottaggio

Al momento però il ruolo sarà di minoranza nell’opposizione, con rapporti ancora tesi verso Piccioni

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    «L’esito delle comunali di Lamezia Terme ci consegna alcuni dati chiari e che meritano di essere oggetto di riflessioni più approfondite» reputano Antonio Sirianni    e Gianluca Cuda in qualità di segretario cittadino Lamezia Terme e Segretario Federazione Provinciale Catanzaro del Partito Democratico, non valutando una sconfitta l’essere rimasti fuori dal ballottaggio, ma pensando che il terzo posto ben distanziato dagli altri 2 candidati a sindaco invece «ribadisce la giustezza del percorso politico intrapreso in queste settimane, caratterizzato nel metodo da una forte capacità di innovazione per costruire una larga e solida alternativa per la guida della città. Lo abbiamo fatto pensando al bene supremo della comunità, chiamando a raccolta tutte quelle forze politiche, sociali e civiche che si ritenevano disponibili a dare una svolta concreta nel segno del cambiamento reale di cui la città continua ad avere assoluto bisogno».
    Sirianni e Cuda parlano anche del percorso diverso avuto da Rosario Piccioni, parlando di «sforzi risultati, in parte vani, per le posizioni assunte da alcune forze che hanno preferito privilegiare altri percorsi, magari più confacenti ai loro diretti interessi elettorali. Anche di questo prendiamo atto così come lo hanno fatto gli elettori che con la libera espressione di voto hanno dimostrato, loro, di aver compreso la bontà della nostra proposta politica che puntava ad allargare il campo di una coalizione aperta alle forze democratiche, sociali e civiche».
    Difficile quindi che si formi un gruppo unito del centrosinistra con i 4 esponenti eletti, reputando che «saremo pronti ad opporci ad ogni iniziativa che mortifichi la comunità e che ne metta a rischio realtà e prospettive sull’altare di interessi partitici e personali».
    I due esponenti del Partito Democratico sono soddisfatti perché il Pd «ha confermato la stessa percentuale di voti delle amministrative del 2015 e per una quarantina di voti non è stata la lista più votata», anche se Orgoglio Lamezia con 4804 e Assieme Mascaro Sindaco a 5834 hanno distante ben più ampie dei 3617 del Pd.
    L’autoassoluzione di Cuda e Sirianni prosegue ritenendo che «il risultato più soddisfacente sia stato quello di proporre alla città un progetto politico un candidato e una lista che hanno incarnato a pieno quella richiesta di rinnovamento necessaria per provare ad invertire la rotta in una città sfiancata da anni di malgoverno e sfiduciata verso le istituzioni, come dimostra l’elevatissimo numero di cittadini che hanno disertato le urne. Il nostro candidato sindaco in poco più di un mese di campagna elettorale ha dato dimostrazione dell’attaccamento alla città non risparmiando energie per far ascoltare proposte e programmi amministrativi e dando il segnale chiaro che è il momento di operare in prima persona, ognuno con la propria competenza e professionalità, per cambiare le sorti di Lamezia». Al momento però da minoranza nell’opposizione.

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