Bando accoglienza stranieri, il Comune pubblica manifestazione di interesse per i partner chiedendo una nuova proroga alla Regione

Il bando regionale era stato però approvato il 27 settembre, con termine già prorogato in prima istanza alle 16 del 25 novembre, e solo ora a 48 ore dal ballottaggio da via Perugini si tiene conto dei tempi stretti

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    Se nessuno ha avuto a che protestare per la mancata partecipazione al bando regionale per contributi destinati agli impianti sportivi, il dissenso è arrivato da eventuali destinatari dei finanziamenti per la tardiva delibera con i poteri della giunta da parte di Alecci e Fusaro per quanto riguarda invece l’avviso pubblico relativo all’accoglienza di stranieri, il cui termine ultimo per partecipare scadrà lunedì mentre solo mercoledì i 2/3 della terna commissariale ha deliberato l’adesione dando indirizzo per l’indizione di una manifestazione di interesse per trovare i partner sociali.

    Il bando regionale era stato però approvato il 27 settembre, con termine già prorogato in prima istanza alle 16 del 25 novembre, e solo ora a 48 ore dal ballottaggio da via Perugini si tiene conto che «la rilevanza dell’importo del finanziamento, pari a 212.000 euro, vicinissimo alla soglia comunitaria, impone la necessità di procedere all’individuazione dei soggetti di diritto privato se inseriti dal soggetto proponente in qualità di partner, nel rispetto della normativa di legge in relazione alle modalità di partecipazione dello stesso», chiedendo alla Regione «di voler prorogare ulteriormente la scadenza del suddetto bando di almeno 20 giorni per consentire a questo Comune, fortemente interessato dal fenomeno migratorio e sede SPRAR, di poter partecipare in osservanza della normativa vigente e giusta pubblicità da garantirsi ai soggetti elencati nell’avviso Regionale stesso che volessero essere partner». 

    La manifestazione di interesse comunale scadrà così tra 15 giorni, ma se sarà valida dipenderà dalla ricezione o meno della proposta di proroga da parte della Regione. Nel mentre l’amministrazione comunale ritroverà un organo di indirizzo politico eletto nuovamente dai cittadini, al quale spetterà anche dover capire quali motivi ostativi siano stati esistenti in questi 2 anni per la mancata apertura di immobili ristrutturati con fondi vincolati all’accoglienza come il centro di via De Filippis e l’ex Teatro Russo.
    g.g.

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