Piccioni evidenzia la mancata pulizia dei bagni in via Celli

Scaduto l'accordo siglato dalla passata amministrazione da 6 mesi non c'è più alcuna pulizia

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    Il consigliere di Lamezia Insieme, Piccioni, lamenta come «da oltre sei mesi i bagni pubblici di Via Celli sono inutilizzabili. Non è più possibile sopportare un grave disservizio e una situazione igienica estremamente precaria a pochi metri da Corso Numistrano, un disagio che inevitabilmente si accentuerà nelle prossime settimane con le festività di Sant’Antonio e dei Santi Patroni Pietro Paolo e l’afflusso di tantissime persone in centro anche per l’arrivo della stagione estiva. Stiamo parlando di una zona centralissima della città dove da dicembre persiste una situazione di degrado, che è causa di disagio per tante persone. L’amministrazione comunale trovi una soluzione prima dell’inizio del mese di giugno».
    Se la giunta Mascaro aveva deliberato sia nel bilancio 2015 che in quello 2016 il pagamento come servizio a domanda individuale di un ticket pari a 0,50 per servizi di WC e di 5 euro per il servizio doccia a carico degli utenti, ciò non è mai avvenuto, e terminato l’accordo siglato nella passata amministrazione con un singolo cittadino non è stata trovata altra soluzione dall’amministrazione Mascaro.
    Secondo Piccioni «stiamo parlando di un servizio fondamentale per la comunità che negli ultimi anni, con un rimborso annuo forfettario minimo da parte del Comune, è stato gestito con accuratezza, disponibilità continua e con ottimi riscontri da parte dei cittadini e di tutti coloro che hanno usufruito del servizio. Sono stati gli stessi cittadini e i commercianti della zona a richiedere con forza negli anni scorsi la riapertura dei bagni pubblici, un servizio che, per come è stato gestito in questi anni, ha dimostrato di funzionare in maniera efficiente tanto nella gestione quotidiana quanto in occasione dei grandi eventi cittadini. Il fatto che da novembre, da quando è scaduto il contratto con il precedente soggetto gestore, l’amministrazione non abbia trovato una soluzione adeguata, è sconcertante e crea un danno a tutta la città. Stiamo parlando di semplici bagni pubblici, non della più grande opera pubblica della storia della città».

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