In 2 ore sul palco del Teatro Umberto il sindaco analizza i 13 mesi passati ed i prossimi 12

Psc a settembre, Piano Spiaggia entro la prossima estate, nuova macrostruttura comunale e porta a porta in tutta Lamezia 

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Dopo 13 mesi da primo cittadino Paolo Mascaro sale sul palco del Teatro Umberto per un primo bilancio della sua amministrazione, pungolato dai giornalisti Guglielmo Mastroianni e Saveria Gigliotti, e gli argomenti di discussione nell’intervista a più voci non mancano.
    «Ho accettato di buon grado l’idea dell’intervista senza condizionamenti, senza conoscere le domande, piuttosto che un bilancio ad una sola voce, purtroppo arriva in una giornata buia per le scomparse di un giovane come Mattia o di un professionista come il dottor Miceli», principia Mascaro nel proprio intervento parlando del proprio ruolo: «un sindaco si deve occupare di ogni aspetto della città, è un’esperienza che toglie spazi e logora, ma dà qualcosa di inimitabile. La scopo però è quello di far rimanere i giovani in questa terra, lavorare per i nostri ragazzi nonostante le difficoltà e le insoddisfazioni per quanto non si è riusciti ad ottenere».
    Nonostante le uscite dalla giunta degli assessori Puteri e Caglioti, per Mascaro «non ci sono tribolazioni nella maggioranza, ma questo lo si evince da come si stanno svolgendo i consigli comunali in cui non ci sono sedute che saltano per mancanza di numero legale o che devono andare in seconda convocazione. L’atteggiamento schizofrenico da comunicati poi può contagiare sia l’opposizione che la maggioranza, ma in aula gli atti passano con numeri schiaccianti poi».
    Su vecchie e nuove possibili nomine il primo cittadino sostiene che «a giorni avremo la giunta nuovamente al completo, ma chi non è convinto di un percorso non deve seguire supinamente la linea del sindaco, che è stata però quella votata dagli elettori. Sul dissesto è giusto che le strade divergenti si siano divise, per questo son arrivate delle dimissioni che non hanno intaccato la stima dei professionisti».
    Sulla nascita di Calabria al Centro, ovvero di consiglieri comunale che hanno seguito la migrazione del parlamentare Galati passato da Forza Italia ad Ala, il sindaco prosegue con la linea del “non essere un politico”: «mi confronto sempre con tutta la maggioranza, ed anche con esponenti dell’opposizione, e so che al di là delle scelte politiche non c’è mai stata una deviazione dalla linea dell’amministrazione, su cui seriamente non ci son stati rilievi in questi 13 mesi».
    Per rimanere in “tema caldo” si parla poi di mare sporco: «già lo scorso anno le indagini portarono al sequestro del depuratore di Paola, ma è un problema composito che riguarda più territori. Il depuratore di Lamezia Terme è un esempio di funzionalità, non la stessa cosa si può dire di impianti a 10 o 50 chilometri dal nostro. Rimangono i problemi di scarichi abusivi, l’attenzione deve essere così alta da parte della politica, ma se la polizia municipale non può dopo le 20 andare a controllare il compito va così sulle Procure della Repubblica interessate. Parimenti la Regione deve spendere bene sul settore depurativo». Su “diversamente a mare” si precisa che «l’iniziativa è unita alle colonie marine per anziani e bambini, non più come affidamento distinto, ma è partita tra il Cafarone e la Marinella con una copertura totale di 30.000 euro».
    Nel fare poi il “recap” della situazione finanziaria trovata a giugno 2015 i numeri snocciolati da Mascaro son quelli già enunciati in questi 13 mesi tra bilanci di previsione e consuntivi approvati: «eravamo un Comune che era al filo per pagare puntualmente gli stipendi, dopo un anno siamo alle soglie del miracolo senza gravare con aumenti di tributi o cancellando le esenzioni ma dovendo agire nella norma legata al predissesto in atto, come i servizi a domanda individuale. Per fare ciò abbiamo in 11 mesi spedito mandati per tributi non pagati per i 5 anni precedenti, regolarizzato le utenze senza dover pagare interessi».
    Mascaro si concentra poi sull’aspetto delle alienazioni dei beni immobili comunali, aggiungendo però anche che «su un appartamento in via degli Oleandri confiscato abbiamo deliberato il 14 luglio l’acquisizione per la conversione a pubblica utilità».
    Sulle lentezze e problemi della macchina amministrativa il sindaco riepiloga la situazione ereditata: «dai numeri parte la rinascita di questa città. L’obiettivo è uscire dal piano di riequilibrio prima del 2024, anche senza dirigenti a tempo determinato che non possono essere sostituiti nei compiti da assessori. I nostri 4 dirigenti fanno un lavoro insostenibile con troppi settori per ognuno, e stesso problema c’è con i dipendenti, e non siamo stati ancora autorizzati da gennaio ad oggi a coprire i 2 posti vacanti per le categorie protette».
    Mascaro così ammette che «anche io son scontento delle risposte che diamo alla città, ma valuto il contesto attuale e quello di partenza, con anche il sistema informatico inviso agli stessi dipendenti con 1100 Pec inevase trovate».
    Si ripete quanto già detto sulla problematica Rom nell’ultimo consiglio comunale, ovvero che la situazione di sgombero di Scordovillo è in stallo per negligenze dell’Aterp e mancate politiche di integrazione.
    Mascaro traccia alcuni obiettivi per i prossimi 12 mesi: «per settembre dovremmo approvare definitivamente il Psc in consiglio comunale; piano spiaggia per la prossima estate, potendo così stilare per tempo un vero bando e non il tentativo fatto per il 2015, fatto a giugno perché la Provincia avrebbe dovuto deliberare il piano spiaggia entro fine aprile; nuova macrostruttura dell’ente, data l’inadeguatezza dell’attuale, ma con soli 6 settori ed altrettanti dirigenti; chiudere 4 anni di contrattazione decentrata arretrata; sfruttare al meglio un finanziamento Por da 3 milioni di euro per implementare su tutto il territorio la raccolta differenziata».
    Altro aspetto “evergreen” è quello della legalità, «che si deve basare su cultura e lavoro» specifica Mascaro, «ma senza assunzioni clientelari in enti strumentali che son pesi per la collettività. Lunedì credo che dalla Regione arriverà il finanziamento richiesto per l’edizione 2016 di Lamezia Summertime che si apre al centro storico di Sambiase».
    Per il sindaco Lamezia dovrà migliorare: «il decoro urbano, perché fa schifo che un cittadino lasci la spazzatura abbandonata; la manutenzione stradale e scolastica; evitare che il Palazzetto dello Sport diventi un altro stadio Carlei, ovvero una struttura non in uso e fonte di costi, ma attrattiva da tutta la Calabria e parte della Sicilia, così come il centro polivalente di via De Filippis, la casa della musica in via Marconi, il centro protesi Inail; riuscire ad avere il porto turistico, con già un progetto depositato alla Regione con 5.000 posti barca di cui discuterò prossima settimana a Roma, così come la metropolitana leggera che passi attraverso le tre stazioni esistenti ed un hub dei trasporti su gomma; avere un centro direzionale di smistamento merci nell’area industriale».
    L’appello finale dopo 2 ore sul palco è di «accudire quello che c’è, e smettere di farsi del male, facendo crescere ogni attività e struttura esistente in città. Non si può inaugurare qualcosa e poi non lavorare perché non si migliori, ma dobbiamo anche abbandonare l’autolesionismo».

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