Cambiamenti climatici, summit dei Consorzi di Bonifica lunedi a Lamezia Terme  

I cambiamenti climatici, come chiesto da milioni di giovani con lo sciopero mondiale per il clima, #FridaysForFuture, impongono un deciso cambio di mentalità anche nella gestione dell’acqua.

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    Lunedì dalle 10 nella sala riunioni della Coldiretti Calabria in Via D’Antona si terrà un  workshop su “Consorzi di Bonifica: prospettive e opportunità nella gestione dell’acqua e nelle azioni di contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici”. 
    I cambiamenti climatici, come chiesto da milioni di giovani con lo sciopero mondiale per il clima, #FridaysForFuture, impongono un deciso cambio di mentalità anche nella gestione dell’acqua. Un incontro  territoriale  quindi sulla difesa idraulica per elaborare un programma di attività che continui a cogliere  le opportunità dei fondi Nazionali e Comunitari sulla gestione delle acque anche in prospettiva futura, oltre ad essere un’occasione di dialogo con gli enti territoriali per rafforzare la collaborazione e per condividere programmi e progettualità. 
    Insieme al Presidente di ANBI Calabria Marsio Blaiotta interverranno: Nicola Morra Presidente Commissione Parlamentare Antimafia, Massimo Gargano  Direttore Generale ANBI nazionale , Franco Aceto Presidente Coldiretti Calabria, Giacomo Giovinazzo Dirigente Generale Dipartimento Agricoltura, Gianluca Callipo Presidente ANCI Calabria  e  Francesco Vincenzi Presidente nazionale ANBI. Saranno presenti presidenti e dirigenti degli 11 Consorzi di Bonifica della Calabria ed esperti del settore.  
    «I numeri parlano chiaro – afferma  il presidente di ANBI Calabria Marsio Blaiotta – 10.580 chilometri quadrati di territorio servito (il 70,2% della regione), circa  330.000 consorziati, 7000 chilometri di condotte irrigue e circa 2500 chilometri di canali di scolo, 11 dighe, 132 vasche di accumulo e 104 pozzi, 77 impianti di sollevamento, 7 idrovore e concessioni per circa 600 milioni di metri cubi di acqua: un esempio per professionalità, capacità d’intervento, progettualità, innovazione. Un biglietto da visita, che non lascia dubbi sul modello virtuoso di controllo e manutenzione del territorio basato sull’autogoverno e  la sussidiarietà e programmare le attività irrigue e idrogeologiche, ma soprattutto prevenirle con la cura e la manutenzione del paesaggio nel rispetto dell’equilibrio naturale».

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