Scioglimento consiglio comunale al Consiglio di Stato, Mascaro chiede nuova audizione e non una sospensiva senza contraddittorio

Se entro aprile arrivasse quindi la sospensiva con ritorno dei commissari (potrebbero essere indicati nuovamente Alecci, Fusaro e Colosimo, come anche una terna diversa) più che probabile che così arrivi una proroga che farebbe slittare l'eventuale fine commissariamento al 24 novembre (e possibili elezioni accorpate con le regionali).


Mentre a Marina di Gioiosa i commissari hanno già ripreso il proprio posto, a Lamezia Terme la richiesta di sospensiva avanzata dall’avvocatura di Stato senza la possibilità di audizione da parte della controparte ha ulteriormente preoccupato il primo cittadino, che tramite i propri legali prova la controreplica.
«I miei legali hanno già inviato, ai sensi dell’art. 56 codice giustizia amministrativa, richiesta di audizione in qualsiasi momento, con preavviso di 7 ore. Sono disponibile stasera, domani, in ogni istante. Non si può massacrare ancora una Comunità negando l’audizione del suo Sindaco. Lo Stato mi ha già negato colpevolmente l’ascolto, non ripeta ancora l’errore», scrive Mascaro, ma a questo punto come ultima carta avendo lo stesso Ministero ricordato come il primo giudizio (che difficilmente poi cambierà in seguito in quello definitivo) del Consiglio di Stato dovrà avvenire prima del 4 aprile (ovvero il 50° giorno prima della scadenza naturale dei 18 mesi di commissariamento decisi il 24 novembre 2017).

Nel caso di Lamezia Terme la sentenza del Tar è arrivata a 15 mesi dal decreto di scioglimento, con quindi 3 mesi residui, il che permetterebbe la possibilità di proroga di ulteriori 180 giorni con eventuale nuovo decreto quando il Consiglio di Stato si pronuncerà. 
Per capire tempi e modi si può prendere ancora ad esempio il caso di Tropea:

Se entro aprile arrivasse quindi la sospensiva con ritorno dei commissari (potrebbero essere indicati nuovamente Alecci, Fusaro e Colosimo, come anche una terna diversa) più che probabile che così arrivi una proroga che farebbe slittare l’eventuale fine commissariamento al 24 novembre (e possibili elezioni accorpate con le regionali).
g.g.