«Trasformare la ‘Casa dei Vini di Calabria’ in ‘Casa dei Vini di Lamezia»

Proposta del presidente uscente del consiglio comunale, Salvatore De Biase

Più informazioni su


    «In una lettera trasmessa al sindaco Paolo Mascaro, ho segnalato la necessità di avviare ogni iniziativa idonea a realizzare una proposta che ritengo utile allo sviluppo economico e sociale della comunità lametina: trasformare la ‘Casa dei Vini di Calabria’ in ‘Casa dei Vini di Lamezia’. Per realizzare compiutamente tale obiettivo è necessario sensibilizzare la Regione Calabria e coinvolgere l’onorevole Tonino Scalzo, in qualità di rappresentante del territorio» afferma il Presidente del Consiglio Comunale di Lamezia Terme Salvatore De Biase, anche se la sospensiva odierna annulla entrambe le cariche indicate.
    «I locali destinati alla sede lametina, acquisiti attraverso la delibera comunale n° 403 del 14-11-2013 avente ad oggetto la “concessione in comodato d’uso gratuito di 3 stanze dell’edificio adibito a ‘Museo della Memoria’, per l’allocazione della sede regionale dell’Enoteca “Casa dei Vini di Calabria”, risultano di proprietà comunale – precisa De Biase – ma l’attuale governo regionale, fino ad oggi non ha inteso dare seguito, colpevolmente, alla programmazione concordata. Pertanto i locali offerti a suo tempo dall’Amministrazione Comunale risultano inoccupati, nonostante siano stati arredati e adattati allo scopo. Basti pensare che su tutte le pareti, poste lateralmente nelle 4 stanze della struttura, sono stai collocati vari elementi espositivi per i vini, in ferro battuto e ramati, per una capienza complessiva di 350 alloggi per  bottiglie tra vini dolci, rossi, bianchi, e rosé. Inoltre, sono presenti tavolinetti di varie dimensioni (rotondi, rettangolari, a mezza luna, in ferro battuto, color rame, con ripiani e vetri fumé). Sulla parete esterna dell’Enoteca, è posta, sul portone di accesso, una targa in ferro ramato, illuminata da un faretto, recante la scritta ‘Casa dei Vini di Calabria’ e su quelle laterali sono collocate delle targhe in plexiglass riportanti la stessa scritta”.
    De Biase propone che «si potrebbe valutare la possibilità di mantenere, attraverso delegata gestione regionale, l’arredo esistente e di attivare quelle procedure volte ad affidare in comodato d’uso gli espositori già realizzati, tenendo conto che i locali esistenti sono di proprietà comunale. Anche una possibile sinergia con la storica Fieragricola potrebbe essere valutata con particolare attenzione».

    Più informazioni su