I senatori Pillon e Pittoni ospiti del doppio appuntamento per l’Accademia Federale Lega Calabria

Posizioni critiche nei confronti dell'attuale sistema europeo

Più informazioni su


    Sabato si è tenuto un doppio appuntamento per l’Accademia Federale Lega Calabria, che ha visto come ospiti-relatori il senatore Simone Pillon, membro della Commissione Infanzia e adolescenza, ed il senatore Mario Pittoni, presidente della Commissione Pubblica Istruzione e Beni Culturali. 
    Pillon ha invitato i corsisti ad acquisire maggiore coscienza critica, necessaria per la crescita personale e del territorio. Proseguendo poi il discorso sulla questione Meridione e Settentrionale il Senatore afferma: «Siamo come due polmoni, entrambi essenziali alla sopravvivenza del corpo” con un Sud che ha delle potenzialità enormi in termini di sviluppo che non possiamo perdere. Riprenderci in mano il futuro della nostra terra creando qui il futuro delle nuove generazioni partendo soprattutto dal capitale umano “le persone”. L’Europa dev’essere dei Popoli dove tradizioni diverse apportano un vantaggio comune contro un europeismo costruito scientemente senza anima togliendoci ogni tradizione. Per far questo l’Europa dei popoli ha bisogno di un’Italia forte facendo delle differenze un valore aggiunto».
    Pittoni ha parlato invece di scuola e pubblica istruzione, «in questo particolare periodo in cui si stanno cercando soluzioni di stabilizzazione del personale docente e non, al fine di eliminare il più possibile forme di precariato.  Nelle università si cerca di superare il numero chiuso, in particolare per le facoltà di medicina». A Reggio Calabria nel Liceo scientifico “Leonardo Da Vinci”, grazie al Senatore Pittoni e al dirigente scolastico Giuseppina Princi, è stata avviata una sperimentazione che prevede alcune ore, nell’ultimo triennio, dedicate alle materie sanitarie dando così la possibilità, agli studenti, di sperimentare gli studi in medicina.
    «Un importante lavoro lo si sta facendo per recuperare la gestione della proprietà intellettuale, ovvero i brevetti», spiega ancora il senatore leghista, «in Italia, nonostante siamo il paese tra i più creativi del globo e possediamo i due terzi di tutte le opere d’arte al mondo, brevettiamo solo il 15% rispetto alla Germania. Si sta lavorando, in modo particolare, al fine di eliminare i costi elevati del processo, prevedendo l’inserimento della lingua italiana come lingua possibile per il deposito del brevetto stesso, abolendo l’obbligatorietà di usare le “lingue ufficiali europee”».

    Più informazioni su