«Non sarebbe più tollerabile assistere ad un romanzo a puntate come quello che ci ha accompagnato negli ultimi tre lustri sulla possibile nascita del trauma center a Lamezia»

Salvatore De Biase, già presidente del consiglio comunale di Lamezia Terme, rivolge l'ennesimo appello alle istituzioni regionali a seguito dell’integrazione dell’Azienda Ospedaliera Pugliese- Ciaccio con il Policlinico Universitario Mater Domini di Catanzaro che comprende anche l’ospedale di Lamezia Terme.

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    Salvatore De Biase, già presidente del consiglio comunale di Lamezia Terme, rivolge l’ennesimo appello alle istituzioni regionali a seguito dell’integrazione dell’Azienda Ospedaliera Pugliese- Ciaccio con il Policlinico Universitario Mater Domini di Catanzaro che comprende anche l’ospedale di Lamezia Terme.
    «Non sarebbe più tollerabile assistere ad un romanzo a puntate come quello che ci ha accompagnato negli ultimi tre lustri sulla possibile nascita del trauma center a Lamezia», reputa De Biase, «nell’attesa che il centro traumatologico ortopedico possa essere realizzato o vengano riconosciute cause ostative alla sua esecuzione, sarebbe opportuno chiedere, in maniera compatta e senza divisioni, al Commissario Cotticelli, al suo vice Scheal, al presidente Oliverio, al dirigente generale Antonio Belcastro e a tutti i rappresentanti regionali di determinare il ruolo dell’ospedale di Lamezia, sia nel protocollo d’intesa che nel successivo atto Aziendale.  Per tali ragioni cittadini, sindacati e forze politiche lametine devono avanzare le loro proposte sul futuro imminente dell’ospedale Giovanni Paolo II; non è ammissibile farsi trovare impreparati ai tavoli decisionali. L’atto aziendale dovrà stabilire con certezza il ruolo dell’ospedale di Lamezia Terme, quali reparti si intende potenziare o rivalutare e su quali eccellenze puntare».
    Il rischio è che però nel “conflitto istituzionale” tra Governo e Regione tutto venga nuovamente azzerato.

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