Trasporto pubblico locale, la Cgil se la prende con la Regione che ieri contestava il Governo

Lunedì erano stati invece pubblicati i documenti relativi al livello dei servizi minimi approvati tra settembre e novembre

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    Nino Costantino, segretario generale Filt-CGIL Calabria, contesta che «la lentezza inspiegabile con cui la Giunta regionale sta operando nel settore del Trasporto pubblico locale calabrese sta producendo ritardi e inefficienze che rischiano di essere pagati a caro prezzo dai cittadini e dai lavoratori. La Giunta regionale, infatti, ha la responsabilità dei ritardi e della mancata costituzione dell’Agenzia regionale reti e mobilità che, tra le altre cose, aveva il compito di dare razionalità al sistema del trasporto pubblico ed avrebbe consentito anche un recupero dell’Iva di 60 milioni che sono stati versati allo Stato e che invece potevano essere investiti per l’ammodernamento del settore».
    Costantino lamenta inoltre che «in questo quadro rischia di saltare il processo di scissione di Ferrovie della Calabria  che avrebbe dovuto scorporarsi tra la gestione e la manutenzione delle infrastrutture  ferroviarie da una parte e la gestione del gommato dall’altra. Quali sono i motivi di questi ritardi? Perchè la Giunta regionale non ha convocato più una riunione con i sindacati e le aziende per dare notizia sul crono-programma relativo alla attuazione della legge 35? Perchè i contratti di servizio nel TPL sono stati prorogati fino ad agosto 2019? E’ vero che la Calabria perderà per il prossimo anno, oltre al taglio del Fondo nazionale, ulteriori 12 milioni di euro per la mancata premialità?».
    Ieri l’ufficio stampa della giunta regionale aveva inoltrato le richieste di impegni al Governo in relazione al Fondo Nazionale Trasporti, concordate nella riunione tenuta in giornata, della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio (IMGT) della Conferenza Stato-Regioni. «Il documento segnala le gravissime criticità legate alla prevista riduzione del fondo per l’anno in corso e all’applicazione dei criteri per il riparto del fondo stesso. Nel mese di febbraio 2019 parlamentari esponenti della maggioranza di Governo nazionale avevano annunciato con toni trionfalistici il decreto interministeriale di riparto del Fondo», citava il comunicato stampa, «il documento approvato dalla Commissione IMGT evidenzia come nel 2019 le condizioni in cui le Regioni dovrebbero operare per garantire i servizi di trasporto pubblico locale sarebbero sensibilmente peggiori rispetto agli anni precedenti».
    Lunedì erano stati invece pubblicati i documenti relativi al livello dei servizi minimi del trasporto pubblico locale (art. 5 della Legge regionale 31 dicembre 2015, n. 25) approvati con  D.G.R. n. 418 del 24 settembre 2018 e successiva D.C.R. n. 347 del 16 novembre 2018, integrata con D.C.R. n. 354 del 29 novembre 2018. 

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