«Non ci sembrava giusto prima, tanto meno oggi, massacrare, mortificare, criminalizzare, penalizzare una città come la nostra»

Dichiarano il coordinatore cittadino ed il presidente cittadino del Nuovo Cdu, Giancarlo e Giuseppe Muraca

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    «Del ricorso al Consiglio di Stato, che sarà stato pure un atto dovuto, ma nei modi e nella tempistica di richiesta di sospensiva e il conseguente rientro dei fautori dell’immobilismo in città, ne potevamo fare volentieri e con piacere a meno» dichiarano il coordinatore cittadino ed il presidente cittadino del Nuovo Cdu, Giancarlo e Giuseppe Muraca, poiché «in 17 giorni (rientro degli amministratori eletti) sono state fatte cose che nei 15 mesi precedenti si sono solo immaginate. In un ulteriore mese si sarebbero aperti stadi, palazzetti, palestre, teatri, ci sarebbero state feste e manifestazioni di piazza e, invece, ora anche qualche delibera già pronta è stata annullata e qualche finanziamento sicuramente si perderà. Ancora, in questo breve periodo, possiamo ricordare l’impegno dimostrato verso la Sacal e la richiesta, con successivo impegno, ottenuti dall’Amministrazione Provinciale per il nostro territorio».
    La sospensiva arrivata non convince i due esponenti del Nuovo Cdu, anche alla luce della mancanza di atti annullati dalla terna commissariale da novembre 2017: «non ci sembrava giusto prima, tanto meno oggi, massacrare, mortificare, criminalizzare, penalizzare una città come la nostra. Noi non abbiamo più bisogno di pacche sulle spalle, di sorrisetti, di solidarietà e di scuse tipo: fidatevi, lo facciamo per voi. Almeno ci aveste dato la possibilità di votare a maggio, ma anche questa possibilità ci avete negato. Forse solo perché qualcuno ancora non era pronto ad affrontare l’elettorato». 

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