Milena Liotta si propone come possibile candidato a sindaco del centrosinistra

Se a Lamezia Terme questi son i mesi del tesseramento e la riorganizzazione del Pd, la Liotta pensa già a dettare linee per le candidature

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    A circa 5 mesi dalla scadenza della gestione commissariale e del ritorno al voto per l’elezione dell’amministrazione comunale, nuova fuga in avanti in ambito politico. Milena Liotta si autocandida in quota Pd, anche se contesta “il centrosinistra a Lamezia non è riuscito a comporre l’area e a sviluppare un progetto credibile. L’ inesistenza di partiti costituiti democraticamente e funzionanti non lascia intravedere soluzioni. Basta tatticismi e rinvii. Abbiamo il dovere di non lasciare via libera ad amministrazioni di centrodestra che continuano a portarci a scioglimenti anticipati per infiltrazioni mafiose. Abbiamo il dovere di opporci alla immotivata tendenza di votare questa pericolosa destra della Lega e l’inconcludente Movimento Cinquestelle. Dobbiamo sentire forte la necessità di opporci alla tendenza a votare per protesta assegnando migliaia di voti a questi due partiti del governo attuale che trascurano gli interessi della nostra Città, nonostante la presenza di due lametini eletti al Parlamento”.
    L’elezione di Paolo Mascaro a sindaco era arrivata dopo due mandati di centrosinistra, non sempre unito, alla guida della città, e la Liotta cita i mancati finanziamenti del Governo in merito all’aeroporto della città della piana non tirando però in ballo il ruolo non secondario della Regione nelle nomine di chi guida attualmente la sacal, cui spetterebbe la maggior parte del finanziamento per l’adeguamento della nuova aerostazione.
    “Abbiamo il dovere di offrire alla Città una alternativa di centrosinistra credibileche riaffermi i valori nei quali crediamo. Ed abbiamo il dovere di mettere in campo un progetto per la nostra Città del quale la legalità sia la imprescindibile premessa e la necessità di eliminare qualunque possibilità possa prestarsi al rinnovarsi di tentativi di infiltrazioni mafiose, sia questa la linea maestra”, dichiara l’ex componente della giunta Speranza, “lavoriamo in trasparenza di fronte alla Città ad un progetto per la Grande Lamezia degli anni 2020-2030, tutti insieme coloro che condividono la necessità di offrire una proposta politico-programmatica nuova e diversa. Basata su un programma condiviso e sulla selezione delle candidature attraverso il coinvolgimento popolare”.
    Se a Lamezia Terme questi son i mesi del tesseramento e la riorganizzazione del Pd, la Liotta pensa già a dettare linee per le candidature: “le primarie per confrontarsi sul programma e per selezionare il candidato Sindaco di tutta l’area del centrosinistra sono la soluzione per accorpare non solo i partiti, ma anche le associazioni civiche, i movimenti. I candidati a sindaco facciano un passo avanti ed insieme stabiliscano un percorso che porti all’indicazione di un unico candidato a Sindaco del centrosinistra con un progetto condiviso. Di fronte alla Città i candidati si impegnino alla scelta di primarie e di accettare l’esito delle stesse contribuendo alla organizzazione, alla programmazione della tornata elettorale ed alla futura amministrazione. In questo quadro metto a disposizione della Città e del centrosinistra la mia candidatura, accettando le sollecitazioni di quanti stanno condividendo con me impegni in associazioni civiche perché metta a disposizione della Città l’esperienza acquisita nelle precedenti amministrazioni con la funzione di vicesindaco. L’obiettivo per tutti sia di far prevalere un modello di inclusione e di partecipazione democratica alle scelte per la nostra Città e assicurare che le scelte decisive per la futura amministrazione comunale si compiano con la responsabilità dell’intera Cittadinanza lametina e senza interferenze o commissariamenti palesi o occulti”.

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