«Ci sono audio e video che testimoniano come qualcuno stia andando a sponsorizzare nomi per conto nostro senza che siano concordati»

Inaugurazione della nuova sede cittadina del Pd di Lamezia Terme, Sirianni non lesina le prese di posizione  

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    di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Trasloco di mobilio e militanti per il Pd di Lamezia Terme, che persa la storica sede Primerano di Corso Numistrano con il nuovo segretario cittadino Antonio Sirianni inaugura un punto di incontro su Piazza Mazzini. Sullo sfondo il civismo ritrovato delle forze politiche di entrambi gli schieramenti in vista delle elezioni amministrative, dopo un sostanziale anno di silenzio stampa salvo qualche sporadica presa di posizione non su atti amministrativi ma su singole vicende.

    Sirianni ricorda l’impegno del 24 luglio di trovare una nuova sede per il Partito Democratico, non nascondendo che «non è stato facile tra aspetti economici, logistici ed impegni vari», e sull’aspetto politico manifesta «perplessità sulla nuova composizione del Governo, con compagni di viaggio che non reputo particolarmente affidabili. Mi fa ben sperare di contro la compagine indicata che ha diversi esponenti del Sud, però».

    Se quindi c’è quanto meno diffidenza verso i 5 Stelle, il segretario cittadino davanti al parlamentare Viscomi non usa però tatticismi in vista delle elezioni regionali e comunali: «nello scontro all’interno del partito regionale ognuno ha una sua posizione, io la mia non l’ho mai esternata, ma ai cittadini non interessano le rese dei conti del partito. I tesseramenti con i gazebo che abbiamo effettuato, e si sono effettuati anche in altre città del lametino, hanno permesso di tornare a parlare con la gente e non di polemiche interne e credo che quella sia la linea da dover seguire».

    Sui temi locali Sirianni rimarca come «lo scioglimento dell’Asp di Catanzaro è diretta conseguenza della gestione dell’ospedale di Lamezia Terme, ed avrà perciò conseguenze sulla città», e mette in luce che «il giudizio del Consiglio di Stato viene visto come una Spada di Damocle, ma se venisse confermata il 10 novembre come data delle elezioni il tempo per stilare un programma e le liste è sempre meno. Ieri abbiamo stilato insieme alle associazioni che avevamo già incontrato il 30 giugno la base per trovare 10 punti su cui fondare il programma, ed anche trovare 24 candidati che rispettino il codice etico non è un compito facile. Il comitato elettorale si è insediato, aperto a nuovi contributi, nulla è ancora deciso».

    Nello smentire i vari rumors su possibili candidati a sindaco proposti Sirianni palesa «preoccupazione per la scarsa partecipazione dell’incontro pubblico dell’altra sera convocato da Lamezia Bene Comune, perché era aperto al pubblico, per questo con le forze del centrosinistra dobbiamo fare fronte comune», sottolineando che «come Pd non mettiamo diktat né accettiamo di averne, ma denuncio pubblicamente che ci sono audio e video che testimoniano come qualcuno stia andando a sponsorizzare nomi per conto nostro senza che siano concordati. Abbiamo superato la fase dell’Io, siamo in quella del Noi, e per rispetto dell’etica dei comportamenti ogni scelta ed accordo deve passare da questa sede con questo gruppo dirigente, non ci devono essere più personalismi».

    Sia gli esponenti di Articolo Uno (Maria Antonietta De Fazio) che di Lamezia Bene Comune (Salvatore D’Elia) augurano che la nuova sede sia luogo di incontro anche dopo le elezioni, ma tra amministrative e regionali di ragionamenti post elettorali se ne avranno solo con l’anno nuovo.

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