Sulla candidatura di Guarascio a sindaco Cuda e Sirianni vanno dritti per la propria strada

Dopo oltre un anno di silenzio sull’azione amministrativa il Pd reputa che la campagna elettorale sia il momento migliore per dire che qualcosa in via Perugini forse non è andato per il meglio.

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    Dopo aver registrato le porte in faccia chiuse dal resto della coalizione, il Pd lametino dichiara di voler proseguire sulla propria strada per quanto riguarda la candidatura a sindaco, al netto di una gestazione travagliata e non condivisa anche all’interno dello stesso partito con più di un nome bruciato sulla via elettorale prima dell’ultima presa di posizione non condivisa dal resto del tavolo convocato.

    «La disponibilità di Eugenio Guarascio, nel candidarsi a sindaco di Lamezia Terme per l’aggregazione riformista-civica, è la risposta più concreta alle esigenze di impegno diretto che la società civile lametina deve dimostrare per risollevare le sorti della città», sostengono Gianluca Cuda, Segretario provinciale, e Antonio Sirianni, segretario cittadino di Lamezia Terme, «il Partito Democratico, in questi mesi, ha sempre cercato di allargare e coinvolgere  tutte le componenti democratiche, riformiste e civiche nella discussione e nel confronto politico sulle criticità e sulle prospettive future della città. Lo ha fatto, sin dall’insediamento dei nuovi dirigenti locali del partito, nell’assoluta convinzione che lo scenario disegnato dalle relazioni del ministero dell’Interno e che hano condotto allo scioglimento del Consiglio comunale in aggiunta alla conclamate criticità della gestione amministrativa dell’Ente, necessitano di una risposta collettiva di tutte le forze sane presenti sul territorio».

    Qualcosa però è andato storto se a 72 ore dall’apertura della presentazione delle liste il centrosinistra navighi ancora in dissidi interni. Per i democrati «non è il momento di attendismo o posizioni utilitaristiche. E’, invece, il momento di costruire, come stiamo facendo, una nuova visione di città non più delegata ai singoli ma aperta al contributo ideale e progettuale concreto di quanti hanno davvero a cuore il risanamento istituzionale ed imprimere anche un cambiamento culturale profondo in grado di dare il via pure al processo di ricostruzione del tessuto sociale e di crescita e mettere al margine definitivamente  ogni forma di illecito condizionamento della cosa pubblica. Anche per questa ragione, la disponibilità di Eugenio Guarascio rappresenta un segnale alla collettività lametina di grande valenza e che, considerato i primi riscontri molto positivi, è stato ampiamente recepito». 

    Secondo Sirianni e Cuda «nessuno può sentirsi chiamato fuori dall’impegno e dalla responsabilità di farsi carico, ognuno nei modi che ritiene più opportuni, di dare un contributo per l’affermazione di questo progetto che rappresenta la vera alternativa e una credibile proposta politica- amministrativa a chi in maniera irresponsabile e dannosa per la città di ostra di voler continuare a chiudere gli occhi sulla realtà e sulla vere esigenze della comunità tutta».

    Dopo oltre un anno di silenzio sull’azione amministrativa da parte di tutta la poltiica lametina, anche il Pd reputa che la campagna elettorale sia il momento migliore per dire che qualcosa in via Perugini forse non è andato per il meglio.
    g.g.

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