Programmi elettorali: Mascaro celebra una relazione anticipata di fine mandato per chiedere nuova fiducia

Si propone di aggiornare lo Statuto comunale, e di continuare l’opera amministrativa avviata dal 2015

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    Sullo scioglimento, ma con lettura opposta rispetto a Piccioni, si concentra anche l’incipit delle 48 pagine di programma elettorale di Paolo Mascaro, che rimarca la situazione economica ereditata e che, con circa 6 mesi di anticipo rispetto al naturale decorso del mandato avuto nel 2015, trova proprie idee delle linee programmatiche sia nel proprio programma che in quello degli avversari nell’attuale corsa alla poltrona di primo cittadino. Nel 2019, rispetto al 2015, Mascaro però ha scelto la via di sole 2 liste da lui approvate, volendo così rispondere indirettamente anche alle critiche sulla propria ricandidatura (sempre che il 21 ottobre a Catanzaro in secondo grado non venga dichiarata l’incandidabilità che comporterà un ulteriore ricorso ma anche un problema da gestire in più per l’eventuale insediamento nella ventura amministrazione).

    L’ex sindaco fa così riferimento direttamente al breve periodo di reinsediamento nel parlare della macro struttura approvata (e poi annullata e riapprovata in medesima forma dalla terna commissariale), alla necessità di non poter perdere tempo per farsi trovare pronti con gli atti amministrativi in regola verso la commissione ministeriale ed essere credibili anche agli occhi degli altri enti e comuni dell’hinterland. Gran parte del programma, per altro, propone di completare quanto lasciato in sospeso da novembre 2017 e non portato avanti dalla terna commissariale (che anzi hanno inciso negativamente su sport e cultura chiudendo indiscriminatamente) fornendo anche una sorta di rapporto di fine mandato anticipato da cui ripartire.

    Si propone di aggiornare lo Statuto comunale, e di continuare l’opera amministrativa avviata dal 2015 in merito a debiti fuori bilancio, numeri civici, contenziosi, uscita dal piano di riequilibrio, affidamento beni confiscati, finanziamenti già ottenuti con progetti da chiudere, lotta all’abusivismo ed occupazioni abusive in concerto con la Prefettura. Su Piano Spiaggia e Psc si valuta di aggiornare per quanto possibile i due strumenti urbanistici, ma senza ripartire da zero, dando un passo più celere ad area Api, Pip Rotoli e Progetto Sara rallentati tra vincoli e difficoltà burocratiche.

    Mascaro affida ad Agenda Urbana diversi interventi strutturali, che però non compaiono esplicitamente nell’ultima rimodulazione di giugno, elencando gli interventi necessari per cui trovare finanziamenti sia per gli impianti sportivi che per quelli culturali o sociali. In tale ottica è espressamente indicata l’intenzione di aprirsi al confronto con i privati, vista la penuria di risorse economiche pubbliche, in vari ambiti (cimitero, sport, verde pubblico, decoro urbano, etc) citando anche l’attuale protocollo di intesa per il waterfront dell’area industriale e gli investimenti possibili legati alla Zes.

    Sull’aspetto di lungomare (citando anche l’etichetta della Riviera dei Tramonti), mobilità urbana, turismo il programma di Mascaro ha più di un aspetto in comune con quello di Pegna, rilanciando progetti già noti come gli hub intermodali accanto le stazioni ferroviarie di Nicastro e Sant’Eufemia, ed anche sul polo fieristico nell’area industriale c’è una visione comune.

    Anche qui si parla di sanità, cercando di dare una visione di pungolo non avendo competenze il Comune sul tema, mentre sul tema campo Rom si certifica come la situazione dei 416 residenti a Scordovillo sia rimasta immutata sotto la gestione commissariale mentre rimane valido il gruppo interistituzionale che aveva delineato l’ipotesi di sgomberare totalmente l’area entro fine 2020 con graduali processi di integrazione. Sulle attività produttive si cercheranno fonti di finanziamento di sostegno, ma si propone anche di rimodulare l’attuale piano del commercio, oltre che legare il tutto al mondo del sociale.
    Gi.Ga.

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