Con potenziali conteggi e ricorsi, la composizione del consiglio comunale dopo il ballottaggio foto

Dalla proclamazione degli eletti primo consiglio comunale entro massimo 20 giorni

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Ottenuto il risultato tramite ballottaggio di chi sarà il nuovo primo cittadino della città di Lamezia Terme, ovvero Paolo Mascaro, ora si dovrà passare alla proclamazione degli eletti, ma dopo i disagi registrati nella compilazione dei verbali e registri nel primo turno il lavoro della commissione elettorale presieduta in tribunale da Francesco De Nino non è stato agevole, e non è escluso che qualcuno possa ricorrere anche al Tar di Catanzaro per avere un nuovo riconteggio dei voti sulle schede. Dalla proclamazione degli eletti il primo consiglio comunale ci sarà entro massimo 20 giorni (10 per convocarlo, ulteriori 10 per tenerlo), quando con l’elezione del presidente del consiglio ed i primi atti ufficiali partirà la nuova amministrazione comunale.

    Intanto tra fruscio di carta e qualche battuta per stemperare la tensione della lunga attesa, nella settimana di lavoro al piano terra del palazzo di giustizia si sono scoperti verbali con voti riportati male nei singoli (anche fosse solo un errore di trascrizione tra due candidati vicini) o nel totale delle preferenze, correzioni a penna, calligrafie da interpretare, divergenze di vedute sui tempi e modi dei lavori. Le ultime sezioni rimaste saranno controllate così proprio in questi giorni, valutando anche quelle contestate.

    Alla vigilia del silenzio elettorale è arrivato anche poi l’ultimo ricorso, quello in Cassazione, dell’avvocatura dello Stato e Procura generale che insistono sulla richiesta di incandidabilità (legata allo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose decretato a novembre 2017) per Paolo Mascaro, portando le stesse motivazioni non ritenute sufficienti nei primi gradi di giudizio (ovvero il ruolo di legale del primo cittadino in alcuni processi e il non aver vigilato su iter amministrativi nella fase di assegnazione dopo bando). Per una sentenza i tempi però non sono brevi.

    Nel “Mascaro bis” la maggioranza sarà composta dagli 8 più votati di Assieme con Mascaro (Alessandro Saullo, Annalisa Spinelli, Giancarlo Nicotera, Enrico Costantino, Anna Caruso, Giovanni Arrigo Saladini, Rosy Rubino, Antonio Lorena) e 7 di Orgoglio Lamezia (Tranquillo Paradiso, Pino Zaffina, Maria Grandinetti, Giovanni detto Gianni Pulice, Antonietta D’Amico, Danilo Gatto, Davide Mastroianni). Qualche cambiamento avverrà in caso di nomina ad assessore di qualche consigliere eletto, con così surroga per i primi nomi rimasti fuori.

    Per via dei riconteggi in atto e potenziali ricorsi qualche “sub iudice” nella minoranza. In opposizione andranno oltre a Rosario Piccioni, Lucia Alessandra Cittadino per la lista civica di Guarascio e Aquila Villella per il Pd insieme al candidato a sindaco (il secondo più votato dei democrat è Lidia Vescio, che nel ricalcolo ha superato Dario Arcieri) del centrosinistra. Dal centrodestra arriverebbero Ruggero Pegna come sindaco non eletto alla carica di primo cittadino, Matteo Folino e Rossana Africano (in vantaggio nel testa a testa con Antonio Mastroianni) per Forza Italia, per Fratelli d’Italia entrerebbero Pietro Gallo e Rosina Mercurio (anche qui scranno in bilico con Mimmo Gianturco), con Vincenzino Ruberto come Udc che vedrà il proprio seggio preso da Pegna. Con 6 gruppi consiliari diversi, rispetto ai 2 della maggioranza, gli equilibri dell’opposizione saranno importanti nel determinare i ruoli delle commissioni.

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