Antonino Costantino ribadisce la distanza della nascente Italia Viva dall’amministrazione Mascaro

Ad essere contestate sono posizioni espresse in fase di ballottaggio in favore del sindaco poi rieletto

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    Dopo la smentita dei parlamentari Magorno e Vono sull’appoggio del nuovo soggetto politico all’amministrazione Mascaro espresso da Giovanna Viola, ora Antonino Costantino, a nome del Comitato Adesso! LameziaViva, spiega come il nascente partito che fa riferimento a Matteo Renzi «rimane distante da amministrazione guidata da Sindaco Mascaro. Qualunque altra dichiarazione che vada in senso opposto è da considerarsi assolutamente considerazione personale e nulla ha a che vedere con noi» poiché «ci riteniamo assolutamente insoddisfatti sull’esito delle consultazioni elettorali appena concluse che hanno visto il centrosinistra lametino sconfitto dalle urne. Su tale esito ovviamente sarà aperta una discussione all’interno del centrosinistra che ne analizzi risultati e motivazioni che hanno fatto sì che si giungesse ad un risultato a favore della coalizione guidata dal sindaco Mascaro. Sicuramente la decisione di andare divisi alle elezioni ha contribuito affinché addirittura non si arrivasse al turno di ballottaggio per nessuno dei due candidati di centrosinistra». Durante la fase di ballottaggio qualche aderente al nuovo partito ha però espressamente palesato la propria intenzione di votare per il legale lametino, aspetto che Costantino non reputa espressione della volontà dei renziani lametini.
    L’accusa all’amministrazione Mascaro è inoltre quella più volte ribadita dagli stessi competitor poi non premiati dalle urne, ovvero che «da sempre abbiamo considerato assolutamente inappropriata e inopportuna la candidatura del medesimo sindaco come dei consiglieri citati nei decreti di scioglimento» dissociandosi «da coloro (addirittura rivendicanti impegno “con orgoglio!”) che ritengono “inconsistente” il centro sinistra lametino, anche in considerazione del fatto che negli anni è stato l’unico schieramento ad essersi battuto per la legalità e che ha sempre concluso le rispettive consiliature senza aver mai lontanamente paventato problematiche inerenti ipotetiche infiltrazioni della criminalità organizzata». 
    Costantino rimarca che «sicuramente si tratta di un risultato monco della piena volontà popolare se il verdetto si è attestato al 60% del 30% dei cittadini aventi diritto al voto; a conti fatti una vittoria con circa il 18% della base elettorale».  
     

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