In attesa della proclamazione della nuova amministrazione Mascaro i possibili nodi di discussione per i 3 aspiranti sindaco ora consiglieri dell’opposizione

Non può esserci ancora la nuova giunta Mascaro, che dovrebbe essere composta interamente da esterni, il che non esclude ritorni di ex componenti a vario titolo della precedente amministrazione o promozioni di candidati non eletti in questa tornata elettorale.

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    di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Il primo cittadino di ritorno in via Perugini aveva indicato come questa settimana quella propizia, ma mancando ancora gli atti necessari per la proclamazione non può esserci ancora la nuova giunta Mascaro, che dovrebbe essere composta interamente da esterni, il che non esclude ritorni di ex componenti a vario titolo della precedente amministrazione o promozioni di candidati non eletti in questa tornata elettorale. 

    In attesa di avere un quadro più chiaro a lavorare è la macchina delle ipotesi, e nel gioco della collaborazione promessa tra le parti si può pensare anche a quale ruolo possano avere i candidati a sindaco ora consiglieri di opposizione. Le questioni in campo per altro non mancano su cui la minoranza, al di là di quanto paventato nei singoli programmi elettorali, potrà inserirsi nelle proposte della giunta:

    • Eugenio Guarascio da imprenditore del settore rifiuti potrà avere una posizione di confronto diversa rispetto a quella avuto fino ad oggi con Ecologia Oggi, sia per quanto riguarda la Lamezia Multiservizi (che la nuova amministrazione troverà con un concordato da rispettare) che i problemi dell’Ato e dell’impianto di San Pietro Lametino (nuovamente fuori servizio in questi giorni), il cui bando di gestione e miglioramento alla fine è andato deserto. Inoltre da patron del Cosenza altra vicenda sarà l’esperienza in campo di fruizione di impianti sportivi, ambito che dovrà vedere nuove gestioni e tariffe nel corso del 2020 da parte del Comune di Lamezia Terme;
    • Ruggero Pegna da promoter già si è espresso su eventi, teatri e nuovo palazzetto, ma se nel primo caso improbabile che si possa fare affidamento su fondi comunali per poterli sostenere, nella gestione degli altri due aspetti un rappresentante del settore privato potrebbe avere voce in capitolo direttamente nel pubblico, specie nel voler dare correzioni su progetti o bandi di affidamento;
    • Rosario Piccioni dovrebbe essere più addentrato alle “cose di via Perugini”, sia per quanto riguarda la macchina amministrativa che i rapporti di gestione politica, specie perché dei 4 aspiranti sindaco eletti è l’unico ad avere un percorso prestabilito e connotato partitico.

    Molto poi passerà anche sia dalle commissioni, in cui visto il numero maggiore di gruppi consiliari in dote la minoranza potrà avere un ruolo di maggiore peso, che dal consiglio comunale (dove invece i numeri arridono alla maggioranza con 15 consiglieri più il sindaco contro i 9 dell’opposizione). Fare tutto nel periodo natalizio potrebbe far pensare che si sarà tutti più buoni, ma dopo una campagna elettorale di accuse e due anni di commissariamento non proprio efficace ed efficiente dal punto di vista amministrativo, tra i primi pensieri impellenti ci sarebbe anche l’aggiornamento del piano triennale delle opere pubbliche ed il bilancio di previsione. In via Perugini il panettone avrà meno canditi e più numeri da dover far quadrare con meno personale a poter lavorarci sopra.

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