Impiegare e collocare i fruitori del “reddito di cittadinanza” è l’auspicio che il Nuovo Cdu fa alla nuova amministrazione comunale

«Sono passati ben 8 mesi dal momento in cui tale incentivo è entrato nelle tasche di tanti italiani, 2112 solo nel Comune di Lamezia (dati ufficiali ad agosto 2019), ma, ancora oggi, non si vede ombra di lavoro per coloro i quali hanno avuto tale incentivo economico», sottolineano Giancarlo e Giuseppe Muraca

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    Impiegare e collocare i fruitori del “reddito di cittadinanza” è l’auspicio che il Nuovo Cdu, tramite il coordinatore ed il presidente cittadino, fanno nell’ambito degli auguri di buon lavoro alla nuova amministrazione comunale.
    «Sono passati ben 8 mesi dal momento in cui tale incentivo è entrato nelle tasche di tanti italiani, 2112 solo nel Comune di Lamezia (dati ufficiali ad agosto 2019), ma, ancora oggi, non si vede ombra di lavoro per coloro i quali hanno avuto tale incentivo economico», sottolineano Giancarlo e Giuseppe Muraca, «la legge a riguardo prevedeva che, in attesa di lavoro effettivo, chi percepiva tale reddito dovesse destinare alcune ore del proprio tempo (massimo 8 settimanali), al lavoro socialmente utile presso i comuni di residenza. La legge, specifica e prevede anche una serie di lavori, dalla raccolta differenziata, al mantenimento del verde e decoro urbano, alla riqualificazione del patrimonio culturale, allo sviluppo turistico, ecc. a seconda delle esigenze del territorio, sempre in coerenza con il profilo professionale del lavoratore».  
    Si rammenta che «per Lamezia, vista la grave carenza di personale all’interno del comune, queste forze lavoro potrebbero essere un grosso aiuto momentaneo da utilizzare, considerando anche che tale opportunità è a costo zero per le casse comunali. I lavoratori ci sono, i navigator (coloro i quali dovrebbero aiutarli anche in questo) pure e, allora, perché non sollecitare tale intervento da parte dell’Amministrazione? Considerando il numero dei lavoratori (2112 salvo variazioni), per 8 ore settimanali (8 salvo corsi di formazione in itinere) si potrebbe avere una forza lavoro pari a circa 400 unità lavorative giornaliere, divise nei vari settori, a disposizione del Comune.  Questo a costi pari a zero porterebbe vantaggi a tutti».

     

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