A 5 mesi dal tweet di Salvini, ordine del giorno alla Camera di Furgiuele sul campo rom di Scordovillo

Non citato il tavolo interistituzionale che dovrebbe, nelle intenzioni, portare allo sgombero del sito entro fine 2020, in merito al quale né durante la prima amministrazione Mascaro che quella commissariale sono stati comunicati passi significativi in avanti.

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    Finiti nel dimenticatoio i toni risolutivi di luglio dell’allora Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che non hanno spostato di molto l’attuale situazione, di Scordovillo torna a scrivere anche Domenico Furgiuele, deputato lametino leghista citando «l’esame del disegno di legge recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, recante misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria e proroga del termine di cui all’articolo 48».
    In questi mesi però l’unica attività, al costo di 50.000 euro prelevati dal fondo di riserva da parte della terna commissariale (con affidamento diretto telefonico), è stata l’ennesima pulizia della strada di accesso, con Furgiuele a rimarcare come «tale situazione di degrado nel recente periodo è stata ulteriormente aggravata dalla situazione di emergenza rifiuti che si è venuta a creare dal mancato funzionamento degli impianti di trattamento degli RSU che di fatto hanno impedito al soggetto gestore dell’igiene urbana di effettuare secondo i normali turni di raccolta l’allontanamento dei rifiuti urbani ed assimilati. I recenti eventi atmosferici particolarmente avversi, con le intense e prolungate precipitazioni, hanno prodotto il dilavamento incontrollato dei rifiuti ivi abbandonati e hanno incrementato il pericolo di inquinamento delle falde idriche a scapito della salute dei cittadini».
    Il leghista chiede così al Governo, di cui non è più forza di maggioranza, di «adottare tutti gli opportuni provvedimenti per verificare le problematiche emerse, al fine di garantire la salute e la stessa qualità di vita dei cittadini residenti nel comune di Lamezia Terme interessati dalla discarica abusiva, predisponendo ulteriori accertamenti e verifiche attraverso il NOE e l’ISPRA».
    Non citato il tavolo interistituzionale che dovrebbe, nelle intenzioni, portare allo sgombero del sito entro fine 2020, in merito al quale né durante la prima amministrazione Mascaro che quella commissariale sono stati comunicati passi significativi in avanti.
    g.g.

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