Questa sera trentesima edizione di Capodanno senza pistole con al centro l’incontro con il vescovo Schillaci

Sarà animata da un gruppo di giovani composto dai partecipanti del campo estivi e da ragazzi dello Sprar “Luna rossa” che guidati da Achille Iera daranno voce teatrale e corpo a una parabola del Vangelo di Matteo

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    Al netto di un’ordinanza che vieterebbe l’uso dei botti, che sono però ancora venduti nei negozi e nelle bancarelle sul corso, torna l’iniziativa del “Capodanno senza pistole”, che giunge quest’anno alla sua trentesima edizione.
    Organizzata dall’associazione “e Sancta Lucia” presieduta da don Vittorio Dattilo, con la collaborazione del Chiostro Caffè Letterario, la manifestazione sceglie per il 2020 come tema “Speranze e attese per la venuta del Vescovo Giuseppe”.
    La festa, aperta a ragazzi e adulti presso la Chiesa di San Domenico e le sale del Chiostro Caffè Letterario dalle 19 alle 20, sarà incentrata sulla riflessione, condotta da don Dattilo, inerente la novità dell’episcopato di Schillaci e le relative aspettative, e sarà animata da un gruppo di giovani composto dai partecipanti del campo estivi e da ragazzi dello Sprar “Luna rossa” che guidati da Achille Iera daranno voce teatrale e corpo a una parabola del Vangelo di Matteo (“Ma a chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere”). Fra le componenti che arricchiranno la manifestazione, i libretti d’artista realizzati da Gennaro Pileggi, e nel finale i giochi di palloncini realizzati dagli stessi giovani attori.

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