Passaggio di consegne per l’impianto rifiuti di San Pietro Lametino, ma per la normalità servirà ancora del tempo

Mazzotta lamenta che «purtroppo l'impianto ci viene consegnato in condizioni fatiscenti, con cumuli di rifiuti da trattare allocati nei diversi capannoni; per rimetterlo in sesto, riportarlo alla normalità e per efficientare i processi di trattamento occorrerà del tempo»

Più informazioni su


    Anno nuovo ma anche gestione diversa per l’impianto di trattamento rifiuti di San Pietro Lametino, che dal 2020 passa dalla Daneco ad una nuova società dopo il bando di gara regionale.
    L’amministratore delegato della Logica scarl (consorzio di imprese formato dalle aziende Salvaguardia Ambientale, Ecotec, Miga, Progeva ed Ecosistem), Salvatore Mazzotta, dichiara che «oggi prendiamo ufficialmente possesso dell’impianto T.M.B.(trattamento meccanico biologico) di Lamezia dopo un iter abbastanza travagliato e complesso. I tecnici di Logica Scarl, assieme a quelli della Regione, dell’Ato di Catanzaro e del gestore uscente stanno effettuando una verifica sullo stato e le condizioni delle linee impiantistiche, delle attrezzature e dei macchinari, mettendo in evidenza le criticità esistenti di non immediato superamento».
    Mazzotta lamenta che «purtroppo l’impianto ci viene consegnato in condizioni fatiscenti, con cumuli di rifiuti da trattare allocati nei diversi capannoni; per rimetterlo in sesto, riportarlo alla normalità e per efficientare i processi di trattamento occorrerà del tempo. Da parte nostra c’è il massimo impegno, ma è necessaria, soprattutto in questa fase iniziale, la più ampia collaborazione da parte di tutti i soggetti interessati. Sento il dovere di ringraziare  i lavoratori che con sacrificio e spirito di abnegazione hanno garantito la continuità del servizio in questi giorni difficili. L’obbiettivo è quello di sostituire, ultimati i lavori, lo status di “precarietà” con quello di “normalità” e di rendere il TMB di Lamezia un impianto sempre più efficiente a servizio della collettività». Proprio il passaggio dei contratti tra la precedente ditta e l’attuale è stato motivo di dibattimento nel verbale redatto ieri, con Daneco a chiedere le giuste garanzie alla Regione e l’Ato ad esprimere dubbi visto il passaggio non completato nei termini del 2019.
    Molto poi dipenderà anche dai Comuni, visto che la parte economica che andrà a sostenere tutto il ciclo sarà quella relativa alla Tari riscossa dalle amministrazioni comunali dell’Ato di riferimento.
    g.g.

    Più informazioni su