“Limite di spesa oltre il quale prevedere partecipazione per chi vincerà il bando di gestione”

Sollecito da parte di Mimmo Gianturco in vista del bando prossimo di gestione delle stagioni 2020/2021

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«Sul Teatro Grandinetti non ci si deve solo guadagnare ma dobbiamo stare attenti. E’ condivisibile l’idea che muove l’amministrazione sulla pratica per l’affidamento e la gestione dell’immobile che mira a sostenere la cultura e agevolare le associazioni riducendo i costi, ma la relazione tecnica allegata alla delibera non convince poiché si rischia di sforare notevolmente la previsione di spesa per il Comune e non possiamo permettercelo» sostiene il consigliere comunale Mimmo Gianturco, che già in quarta commissione aveva avanzato tali dubbi al pari di altri consiglieri.

«L’amministrazione comunale – evidenzia l’esponente di FDI – ha deciso di rinunciare al canone giornaliero per incentivare le attività culturali in città e di accollarsi le spese delle utenze e della manutenzione straordinaria, chiedendo al prossimo aggiudicatario un canone fisso annuo di 12.200 euro. La previsione di spesa però potrebbe essere falsata in quanto realizzata sulla base delle spese effettuate negli ultimi anni in cui vi era la gestione commissariale e tutti sappiamo che il Teatro Grandinetti non è stato utilizzato a pieno regime».

Visto che, a parte la relazione allegata alla delibera di giunta che decretava la non rilevanza economica del bene, Gianturco sollecita quindi di tenere conto di tali aspetti nella predisposizione del bando di gestione per la stagione 2020/2021: «l’amministrazione dovrebbe predisporre un limite di spesa oltre il quale prevedere eventuali soglie di partecipazione per chi vincerà il bando di gestione. Consapevole dell’attenzione che il sindaco Mascaro pone sull’aspetto economico-finanziario dell’ente, invito l’assessore e tutta la giunta comunale a mettere in atto queste accortezze».

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