“Iscrizione alla centrale rischi per tutte quelle imprese che non riusciranno ad onorare i pagamenti determinerebbe un vulnus difficile da normalizzare”

Di ampio raggio il ragionamento di Francesco Grandinetti, imprenditore con anche esperienza politica a livello locale

Di ampio raggio il ragionamento di Francesco Grandinetti, imprenditore con anche esperienza politica a livello locale, che si rivolge «ai parlamentari della repubblica Italiana di governo e non, alla Presidente Santelli, ai presidenti delle Camere di Commercio, alla Banca d’Italia, ai presidenti delle associazioni di categorie imprenditoriali e sindacali, per chiedere che, di concerto, provvedano a richiedere la sospensione dell’iscrizione alla centrale rischi per tutte le aziende che, già dalle prossime scadenze di fine marzo, non potranno onorare assegni, effetti cambiari, riba».

Si rimarca che «l’iscrizione alla centrale rischi per tutte quelle imprese che non riusciranno ad onorare i pagamenti determinerebbe un vulnus difficile da normalizzare, ed i loro creditori rimarrebbero senza alcuna chance per essere pagati. Infatti l’iscrizione alla centrale rischi (CAI, Camera di Commercio, Crif e simili) come “cattivi pagatori”, determinerebbe l’impossibilità per le imprese di poter accedere a nuovo credito, determinando di fatto non solo la morte dell’economia calabra, ma certamente di tutto il territorio nazionale».

Grandinetti prevede che «i titoli che arriveranno per essere pagati in questi giorni sono stati emessi prima dell’inizio di questo periodo “Coronavirus”, cioè prima della contrazione del fatturato nel mese, ed allora è giusto prevedere immediatamente una moratoria. Così facendo non si lederà il diritto del creditore ad essere pagato, ed il debitore potrà essere pronto ad onorare il proprio debito facendo forza sulla ripartenza della propria attività e sugli aiuti di stato e delle banche che non avrebbero davanti a loro imprese iscritte alla centrale rischi».

Inoltre si sostiene che «anche per l’andamentale bancario e la valutazione del rating delle imprese e famiglie andrebbero riviste gli algoritmi sospendendo tutte le anomalie che potrebbero avvenire in questo periodo. Una cosa analoga cosa va affrontata in egual maniera con riferimento al credito al consumo delle famiglie per quanto riguarda la non iscrizione alla centrale rischi per le persone che non riusciranno a pagare le rate che in caso contrario creerebbero problematiche serie di usufruire di nuovi finanziamenti».