“Il personale del nostro ospedale deve essere messo nelle condizioni di aiutare effettivamente i pazienti”

Il Movimento Lamezia Bene Comune si rivolge alla Regione ma non all'Asp

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In merito al possibile trasferimento all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme di alcuni pazienti della casa di riposo di Chiaravalle per il Movimento Lamezia Bene Comune «due punti per noi restano imprescindibili: il senso di umanità e solidarietà che ci contraddistingue come lametini e calabresi e a cui, in nome dell’emergenza, non dobbiamo rinunciare, prestando il fianco a populismi che non ci appartengono; al tempo stesso sentiamo il dovere di richiamare le istituzioni alle proprie responsabilità dirette sulla salute e la vita delle persone. Responsabilità alla quale richiamiamo in primis la Regione Calabria, che ha fatto poco o nulla per attrezzare l’ospedale lametino in vista dello scoppio dell’emergenza», non citando però quanto dichiarato ad inizio mese dal dirigente Belcastro, né le scelte successive dell’Asp.

«Rivolgiamo un ennesimo accorato appello alla presidente Santelli e al commissario Cotticelli: i medici e gli operatori dell’ospedale di Lamezia Terme, che dovranno gestire i pazienti Covid, devono essere subito attrezzati con tutti i dispositivi di sicurezza necessari. Non c’è più tempo di aspettare. L’emergenza è in atto», si lamenta, «non vorremmo dover piangere dopo. Il personale del nostro ospedale deve essere messo nelle condizioni di aiutare effettivamente i pazienti. Non possiamo permetterci nuovi focolai nella nostra città, in un ospedale già progressivamente depotenziato negli anni e oggettivamente non in grado di affrontare eventuali situazioni drammatiche».

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