“A Lamezia non c’è stata né vigliaccheria né mancanza di professionalità ma solo la necessità di garantire la salute”

L'analisi di Attilio Cirillo, pediatra ospedaliero a Soveria Mannelli e poi al Materno Infantile del Distretto Lametino ora in pensione

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Continua a tener banco la questione del mancato ricovero nell’ospedale di Lamezia Terme per i pazienti provenienti dalla Rsa di Chiaravalle, imputato al sindaco Paolo Mascaro che però nel campo non ha giurisdizione, se non quella politica ed istituzionale di confrontarsi.

Attilio Cirillo, pediatra ospedaliero a Soveria Mannelli e poi al Materno Infantile del Distretto Lametino ora in pensione, valuta che tale decisione sia stata «presa dopo essersi consultato con il Direttore Sanitario del presidio ospedaliero, e non poteva non essere che quella. In questo momento, e ripeto in questo momento, è stata la decisione più logica», accodandosi alle lamentele sulle spogliazioni passate, sull’impreparazione del Giovanni Paolo II ad accogliere tale emergenza, sostenendo il presidio sia «declassato ad una attività poliambulatoriale di qualità e ad un encomiabile pronto soccorso, che pur sommerso da un numero incredibile di richieste si regge grazie alla gestione di medici, infermieri ed ausiliari già “eroici” prima della tempesta coronavirus».

Si rammenta l’assenza di strumenti e dpi, come accade in tutta Italia, aggiungendo che «identiche problematiche dell’ospedale le ha la medicina territoriale, in pratica abbandonata a sé stessa con pazienti in balia della sorte».

Alla presidente Santelli così il medico in pensione avanza l’interrogativo «si può andare in guerra senza armi?», sostanzialmente ripetendo quanto già sostenuto dalla stessa Santelli nella prima seduta di consiglio regionale in cui medesime lamentele erano state avanzate dall’ora ex deputata.

Per Cirillo «a Lamezia non c’è stata né vigliaccheria né mancanza di professionalità ma solo la necessità di garantire anche e soprattutto la salute dei pazienti, degli operatori e della comunità tutta. A chi mi chiede un consiglio come medico ripeto che l’unica terapia adesso è iorestoacasa. Per ora è questo che dobbiamo ripetere iorestoacasa. Ma dopo? Ospedali e territori come il Comprensorio lametino non possono rimanere sguarniti né in questa fase né in quella successiva che non sarà meno pericolosa».

Aspetti questi su cui però entreranno in campo i commissari dell’Asp, arrivati dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose e che a dicembre hanno dichiarato il dissesto dell’azienda, e quello del settore, Cotticelli, che tornerà ad essere maggiormente in prima linea dopo la fase emergenziale.

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