Con il mandato in scadenza De Felice contatta la Regione per rilanciare l’aeroporto lametino e quello reggino

Nel mentre i sindacati e la politica chiedono chiarezza sulle procedure di cassa integrazione, e le compagnie aeree rimangono a terra per le restrizioni

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Se l’Airport Council International stima, per i gestori aeroportuali, una riduzione dei ricavi per oltre 76 miliardi di dollari, il sistema aeroportuale calabrese non fa eccezione, con volumi di traffico per il 2020 ridotti, in previsione, del 70% rispetto a quelli registrati nel 2019.

La stessa Sacal, società che gestite gli aeroporti calabresi, ad alcune testate invia la propria analisi poiché attualmente solo un paio di voli al giorno tengono aperto lo scalo di Lamezia Terme essendo stato inserito dall’Enac tra quelli di importanza strategica, mentre Crotone e Reggio Calabria avranno in pista solo voli sanitari o militari per l’emergenza.

La Sacal reputa che l’aeroporto di Lamezia Terme «potrà, nel medio periodo, contare indubbiamente su una ripresa, ancorché lenta, dei volumi di traffico, mentre si prospetta più complessa la ripresa dei volumi sugli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone. Tale stato di emergenza, tuttavia, non impedirà alla Società di gestione di far ripartire a pieno regime tutto il sistema aeroportuale calabrese, una volta cessato il “lockdown”. È in corso, infatti, in questi giorni, un’intensa interlocuzione, tra la Presidenza della Sacal ed i vari Dipartimenti Regionali, volta a individuare e predisporre tutte le necessarie attività di rilancio degli aeroporti calabresi attraverso azioni mirate a rendere ancora più interessante il mercato calabrese per le compagnie aeree. Le misure che verranno concordate servono a valutare tutte le opportunità di sviluppo della rete aeroportuale della Calabria, nonché gli strumenti finanziari più adeguati a sostegno di tale sviluppo».

Arturo De Felice, Presidente della Sacal il cui mandato sarebbe in scadenza insieme al bilancio 2020, annuncia di aver «inoltrato report dettagliati alla Presidente Santelli rappresentando alcune proposte di intervento sui 3 scali regionali. Proprio questa mattina, tra l’altro, ho chiesto anche di voler valutare l’attivazione delle procedure necessarie per ottenere la continuità territoriale per l’Aeroporto dello Stretto, assicurando la completa disponibilità di Sacal a fornire il proprio supporto per l’iter procedurale, così come già fatto per l’aeroporto di Crotone. Nel passato anche l’aeroporto reggino è stato, infatti, destinatario delle misure previste dagli oneri si servizio pubblico e si potrebbe così ricorrere a risorse ancora giacenti, stanziate per i precedenti bandi andati deserti, tra i quali il bando europeo per l’attivazione di nuove rotte. Ciò consentirebbe di potenziare gli attuali collegamenti ed individuarne di nuovi che possano ritenersi necessari per assicurare la mobilità dei cittadini della Città Metropolitana di Reggio Calabria e, in quota parte, anche della Città Metropolitana di Messina».

Nel mentre i sindacati e la politica chiedono chiarezza sulle procedure di cassa integrazione, e le compagnie aeree rimangono a terra per le varie restrizioni nazionali.

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